Sono Simona! Questo è il mio posto felice in cui parlo di blogging, pianificazione e delle mie esperienze come (mamma over 40) blogger, con un badget piccolo e un sogno enorme.
Adoro l'autunno, il bosco e i fuochi di bivacco! about me
Ok, alzi la mano chi ha le orecchie piene di questa parola: la nicchia!
Siete
in tante, lo so... lo so...
Su instagram se ne sente parlare continuamente "per crescere devi
rivolgerti ad una nicchia... devi parlare alla tua nicchia... trova la
nicchia e troverai il Sacro Graal!". Più o meno.
Di cosa sia la nicchia l'ho scritto anche qui
su come centrare la tua comunicazione, ma in questo post ti parlerò di come io ho trovato la mia nicchia e di
cosa questo abbia significato in termini di crescita.
Ma prima...
Cos'è la nicchia per una blogger?
La nicchia è composta da un gruppo di persone che hanno gli stessi
interessi, o le stesse problematiche, o lo stesso intento nel voler
crescere in un certo campo (professionale o personale). Quando
senti dire che bisogna parlare alla propria nicchia, ecco significa
rivolgersi proprio a questo gruppo di persone.
Ma come si fa a capire qual è la nostra nicchia?
Personalmente ho capito qual era la mia nicchia facendomi un paio di
domande:
cosa mi piacerebbe condividere?
a chi potrebbe interessare o essere utile?
Ora, tu sai che io ho una grande passione per il blogging(la gestione del blog)e per il coding(smanettamento dei codici HTML e CSS). Questa passione è nata nel
momento in cui ho aperto il mio primo blog e ho iniziato a
giocare con i codici perché mi affascinava il fatto di riuscire a
personalizzare una pagina web attraverso parole che all'inizio neanche
comprendevo.
Cercavo tutorial e guide per imparare, ma il 90% di questi parlavano in modo
tecnico; fortunatamente sono una persona caparbia e creativa, così riuscivo
ad imparare ugualmente.
Poi ho pensato
"ci sono tante blogger che hanno voglia di migliorare i loro blog e
magari non hanno il tempo e la voglia di arrovellarsi il cervello per
capire di cosa cavolo stanno parlando i professionisti del settore...
e se facessi da ponte?".
Questa è stata la svolta!
Mi sono messa nei panni di chi aveva il mio stesso desiderio di
curare esteticamente la propria casa e stava affrontando le mie
stesse problematiche nel farlo. Ho rivisto me stessa in loro!
Il consiglio, quindi, che dò sempre alle blogger che me lo hanno chiesto, è
prova ad immaginarti davanti allo specchio e nel riflesso cerca la te stessa
di quando tutto è iniziato.
quali erano le tue ricerche più frequenti su Google?
per cosa hai dovuto sbatterti tanto prima di trovare la soluzione?
cos'è che ti ha facilitato la vita?
quali erano le domande che tu facevi spesso?
quali risposte puoi dare tu ora?
come puoi aiutare la te stessa del passato, con ciò che hai imparato negli
anni?
Sì, hai capito bene: la tua nicchia sei tu, del passato!
Se oggi ti ritrovi a parlare di un argomento che ti sta tanto a cuore, che
conosci bene, che ti mette a tuo agio o che ti entusiasma, è perché hai maturato esperienza.
Mettendoci tutti davanti allo specchio troveremmo nel riflesso una persona
con minori insicurezze, che ha dato risposte alle domande.
Perché non condividerle con il mondo?
Spero che questo ti possa essere utile in qualche modo. Per favore lasciami
un commento se è così, e raccontami di cosa parli nel tuo blog ♥
Questo post rappresenta per me uno spunto di riflessione, un modo per tirare le somme e lasciarti i miei migliori auguri di Natale ♥
Quando ho aperto il mio primo blog molti, molti anni fa, non pensavo che
questo mondo mi avrebbe così appassionata tanto da volere che diventasse il
mio lavoro. Lo è diventato? Mi piacerebbe raccontarti di quanto
guadagno al mese, delle collaborazioni che fioccano, dei webinar che organizzo
o degli eventi ai quali sono invitata, ma non posso farlo.
Non posso farlo perché non guadagno nulla, le richieste di collaborazione da
parte delle aziende arrivano
(ma non tanto e succulente come piacerebbe a me), e non vengo invitata
da nessuna parte.
Ma sai qual è la verità? La verità è che la mia aspettativa è sempre stata
molto alta, il mio sforzo non eccessivo e il risultato, di conseguenza,
nella media.
Ecco, più o meno, la situazione come si presentava nella mia
immaginazione e come si presenta nella realtà.
Essere blogger: le aspettative.
Apro un blog;
3 post a settimana;
5000 visite al giorno;
fioccano collaborazioni;
vengo menzionata da altri bloggers;
creo una community che mi segue dappertutto;
gli sponsor mi contattano per inserire nel mio blog contenuti a pagamento;
Post con link affiliati senza sentirmi in colpa, perché comunque i costi
dell'hosting devo recuperarli, no?
Essere blogger: la realtà.
Apro un blog;
3 post a settimana per i primi tempi, poi 1 a settimana, poi 1 ogni 2
settimane;
6/800 visite al giorno, a seconda del periodo;
collaborazioni sì, ma non tante e fruttuose come vorrei;
vengo menzionata da pochi bloggers;
community... vabbé... ;
pochissimi sponsor e non in linea con il mio target... quindi li rifiuto;
nessun link affiliato perché "cosa penseranno gli altri, che voglio
speculare?"
Dov'è che ho sbagliato?
Probabilmente ho sbagliato sulla visione di me
che crede sul serio di poter essere una blogger professionista. Forse
perché ci ho creduto talmente tanto da partire a razzo in una strada in
discesa, senza premere il freno di tanto in tanto. La conseguenza è stata
arrivare troppo in fretta alla fine della strada e trovarmi davanti ad un
bivio: prendo una direzione o l'altra? Mollo o continuo?
Ciclicamente, ogni anno, arrivo stremata alla fine della corsa, quasi come se
l'avessi fatta a piedi, correndo. Però
in questo 2020 posso dichiararmi soddisfatta del lavoro svolto e
(strano che lo dica io) desiderosa di iniziare un nuovo anno con tanti
nuovi contenuti. E sai perché? Perché ho seguito una pianificazione, che per
quanto possa sembrare striminzita, ho cercato di modificare e renderla
elastica a seconda del tempo a mia disposizione.
Anche l'occhio vuole la sua parte...
La prima cosa che si pensa, quando scegli di essere blogger a tempo pieno, è
l’arredamento della tua casa: ovvero la grafica del tuo blog. Si parte da lì, perché quando
guardiamo gli altri blog veniamo affascinati da quella
patina di professionalità e bellezza che li rivestono, quindi pensiamo
subito a come rivestire della stessa patina il nostro blog.
Ci tuffiamo di testa alla ricerca del tema grafico che più somiglia a quello
del nostro blogger preferito, ma
non perché vogliamo copiarlo, ma perché ci ispira e lo ammiriamo così tanto
che pensiamo di cominciare col piede giusto se solo ci avviciniamo al suo
stile.
Ma è appunto il suo stile, non il nostro. E presto o tardi lo capiremo
restando anche un po’ delusi. E sarà ok, perché significa che stiamo
iniziando a levare davanti agli occhi quella patina di cui ti parlavo prima, e
che stiamo iniziando a capire cosa è più giusto per noi.
Ecco la prima lezione imparata: devo avere un piano!
Il punto è che per partire col piede giusto, l’unica cosa che bisogna fare,
è avere un piano d’azione!
Cosa significa?
Significa che devi sederti e scrivere su carta la motivazione reale per cui
stai aprendo il blog(o perché lo hai aperto). Devi capire il tuo perché, e non limitarti a scrivere
‘perché voglio condividere le mie passioni', che sì è vero ma se
vuoi qualcosa di più dal tuo blog devi scrivere gli
obiettivi chiari, onesti e, perché no, ambiziosi.
Cosa fa una blogger di successo?
Domanda straordinariamente legittima, se si vuole entrare nel contesto. Ebbene
voglio rispondere a questa domanda dicendoti
cosa sembra che faccia una blogger di successo, cosa percepisco dal di fuori, e quindi qual è stata la mia aspettativa,
qualche anno fa, nell’intraprendere questo percorso.
A guardare i bloggers di successo, di quelli che hanno collaborazioni con
siti, blogger e aziende dai nomi importanti,
sembra davvero facile trovare la ricetta giusta per farsi notare.
Certo, noi guardiamo solo il risultato finale, ma è come guardare un
bell’abito di pura seta e lasciarsi affascinare. Se vedessimo quel vestito
come un prodotto delle secrezioni di un insetto difficilmente ci verrebbero
gli occhi a cuoricino.
È questo che succede quando si guarda al lavoro degli altri blogger e ci si
aspetta di arrivare ai loro stessi livelli in poco tempo. Difficilmente si
tiene conto del lavoro che c’è dietro ad ogni articolo:
della ricerca che viene fatta per dare informazioni corrette;
delle prove su prove prima di pubblicare una ricetta che funzioni;
del materiale che bisogna acquistare per realizzare un DIY;
dell’investimento per l’attrezzatura per dare agli utenti i migliori
contenuti da poter usufruire;
del mettere sè stessi, la propria vita, e raccontarsi quotidianamente
online.
Tutto questo fa parte del lavoro di una blogger di successo!
Ma che significa davvero avere successo per me?
Significa semplicemente essere soddisfatti del proprio lavoro, fatto per il
piacere di condividere la propria esperienza, raccogliendo messaggi di
gratitudine per l'aiuto dato, e per aver contribuito a realizzare, in minima
parte, alla realizzazione di un sogno di una blogger, che spera di farcela
proprio come me.
Ti auguro un SERENO NATALE
da trascorrere pensando alle persone che ami e desiderando per loro una vita ricca di amore, amicizia e salute.
Un abbraccio,
Ti confesso che MAI in vita mia ho fatto il Calendario dell'Avvento! Quest'anno ho deciso di provare a farne uno sul mio bullet journal, ispirata
dalla meravigliosa Caitlin da Silva, che lo ha realizzato in uno dei suoi
video e che tu puoi vedere
qui.
All'interno di ogni casellina ho scritto una frase motivazionale e
coccolosa, che potesse aiutarmi a vivere questo particolare periodo
(causa pandemia 😧).
Su instagram, se mi segui, ogni giorno
nelle mie stories, apro una casellina e la dedico a chi sente il bisogno di fare sue quelle
parole ♥.
Questo è un momento storico in cui non è facile accettare di stare chiusi in
casa; per alcuni può significare totale solitudine. Se stai vivendo questa
situazione... ti sono vicina!
Se ti va di trascorrere il periodo dell'Avvento in pieno clima creativo, tutti i giorni fino al giorno di Natale, 25 madrine (fra cui io) pubblicheranno un contenuto creativo a tema
con la casellina del giorno abbinato: trovi la raccolta di tutti i contenuti sotto l'hashtag #whylovechristmas, mentre le creazioni di tutte le madrine le trovi con l'hashtag #team_whylovechristmas.
Ebbene, ho creato una playlist che penso proprio ti piacerà: include brani che
non hai mai sentito (ne sono certa) e tutti i classici che di solito
senti nei film ♥.
È stato davvero emozionante creare post e Reels per questa esperienza, che è ancora in corso. Soprattutto è stato rigenerante, come Content Creator, ritrovarmi in un gruppo di donne che si sostiene fortemente.
E tutto ciò è stato possibile grazie a Roberta, @coloribyrob su instagram, che mi ha dato la possibilità di vivere questo Natale in modo diverso, non sentendomi sola nella mia creatività, e facendomi sentire di nuovo quella gioia di creare qualcosa di speciale. Anche solo per me stessa ♥.
In un post ricco di informazioni, per rendere la lettura scorrevole e
piacevole, può risultare dividere il testo in paragrafi. Ancora più
utile è facilitare la navigazione del post con un Menu Argomenti, che,
grazie ai link interni, riesce a farti saltare da un punto all'altro
sempre all'interno dello stesso post.
Sono certa che una delle domande che ti verranno in mente è: devo inserire il
menu in tutti i post che pubblico? La mia personale opinione è no.
Di fatto in questo post avrei anche potuto non inserire un menu, perché non
credo ce ne sia necessità; questo post è semplicemente un tutorial che si
esaurisce in pochi, brevi passaggi. Nonostante ciò, ho voluto mostrarti il
funzionamento dei link interni.
Ricorda, infatti, che quando scrivi sul tuo blog lo stai facendo per gli
altri. Ogni tipo di contenuto è diverso dagli altri, e
ciò che conta è il beneficio che l'utente ne deve trarre dalla sua
esperienza di navigazione.
Come funzionano i link interni.
Essendo dei link, hanno la funzione di collegare un punto A ad un punto B,
solo che il punto B non si trova al di fuori della pagina che stiamo
visualizzando, ma all'interno del post stesso.
Questi tipi di link (ma in genere tutti i link) vengono chiamati
ancore, proprio perché creano dei punti di ancoraggio visibile anche
nell'url perché preceduti dal simbolo #.
Essendo un collegamento fra due punti, il codice HTML presenterà due tag
<a> che notoriamente racchiudono un link
(o come si chiamava agli inizi 'collegamento ipertestuale').
Sappiamo che il tag <a> ha al suo interno l'attributo href
che richiama il punto di ancoraggio, ovvero dove ci porterà quel link una
volta cliccato. Ciò che differenzia questo tag dagli altri che definiscono un
link classico, è l'inserimento, all'interno dell'attributo
href, della parola ancora che preceduta dal simbolo
# ci porterà in un punto specifico dentro il post stesso.
Il secondo tag <a> ha, invece, al suo interno
l'attributo name, nel quale viene scritto il nome univoco
che aggancerà il link collegato
(quello che si trova nel menu argomenti per intenderci).
Lo so, sembra difficile... Ma credimi, è molto più difficile spiegarlo che
mostrartelo.
Ecco come si presenta il codice HTML:
il primo:
<a href='#ancora'>voce menu</a>
il secondo:
<a href='' name='ancora'></a>
Noterai che anche il secondo tag <a> ha al suo interno
l'attributo href ma rimane vuoto; sono costretta ad inserirlo solo
perché, altrimenti, Blogger mi darebbe errore nella fase di salvataggio. Non
preoccuparti non dà comunque nessun problema.
Il secondo tag può essere inserito prima dell'intestazione
(h2, h3,...), oppure prima di un blocco di testo che ritieni
importante.
Come si usano i link interni in Blogger?
Ecco, questa sì che è stata un sfida. Come per ogni cosa del resto. Ma,
proprio come per ogni cosa qui su Blogger, ho trovato il modo per farlo
funzionare senza avere troppi problemi.
Prima che tu venga presa
(o preso, perdonami il mio pubblico è prevalentemente femminile)
dall'entusiasmo e corra ad aggiungere i tuoi link interni, tieni a mente
questo prezioso consiglio:
inseriscili SOLO, e ripeto, SOLO quando il tuo post è pronto per essere
pubblicato, perchè Blogger ha il brutto vizio di correggere i link che secondo lui non
sono scritti correttamente.
Insomma, io te l'ho detto.
Personalizzare il menu argomenti.
L'obiettivo principale del mio blog è quello di aiutarti a migliorare il
blogging, sia nei contenuti ma soprattutto nella parte estetica, scrivendo
tutorial che siano di facile comprensione, perchè anche io ho iniziato come
autodidatta, perciò conosco le difficoltà nel capire certi procedimenti.
Ci sono, però, dei passaggi che richiedono un minimo di conoscenza di CSS,
ovvero quei codici che determinano lo stile grafico di una pagina web.
Quanto ne sai di CSS? Ti piacerebbe imparare di più sull'argomento? Fammelo
sapere nei commenti!
Perché ti ho parlato di tutto questo? Perché il menu avrà bisogno di essere
personalizzato proprio grazie al CSS, e se non sai
dove inserire i codici
ho, guarda caso, appena aggiornato un mio vecchio post che ti spiegherà
come fare.
Il codice si divide in due parti: il codice HTML, che dovrai inserire nel
post, e il CSS.
Crea il box che contiene il menu.
Il menu argomenti è un elenco di link che puoi creare facilmente utilizzando
il tasto sulla barra di formattazione; nel mio post lo trovi come elenco
numerato, ma tu puoi usare anche quello puntinato.
L'elenco si trova a sua volta nel tag <nav> che sta per
navigation. Ed ecco come si presenta il codice HTML:
Il codice che devi inserire nel punto di ancoraggio, invece, è questo:
<a href='' name='ancora-1'></a>
A questo punto devi personalizzare lo stile del tag nav, ovvero
l'elemento che contiene il menu argomenti, attraverso il CSS. Aggiungi il
selettore class all'interno in questo modo.
Ovviamente puoi cambiare il nome del selettore, l'importante è che non sia
uguale ad altri già presenti nel tuo codice per non rischiare di modificare
altri elementi.
Per modificare il colore dello sfondo devi cambiare il valore dopo il simbolo
#. N.B. Il colore dei link cambia a seconda del colore impostato nel tuo tema.
Che tu ci creda o no, questo è tutto! Ricorda solo di inserire il menu
SOLO prima di pubblicare il tuo post e SOLO nella modalità
Visualizzazione HTML.
Se hai domande, dubbi, problemi, sentiti libera/o di scriverlo nei
commenti.
Quando si costruisce un sito, la prima cosa che si fa è creare una cartella
nella quale sono presenti due files indispensabili: index e style. Il file
index, che può avere diverse estenzioni a seconda del linguaggio che si usa
(html o php per esempio), contiene la struttura della homepage che
risulterebbe molto scarna sotto l'aspetto grafico se non fosse collegata al
CSS.
Il codice CSS(Cascading Style Sheets, in italiano Foglio di Stile)aiuta a cambiare
l'aspetto grafico, a rendere piacevole la struttura dando colore al contenuto
dei nostri blog.
Solitamente il foglio di stile è un file a parte, riconoscibile dal nome
stesso style.css, ma in Blogger si trova nella stessa pagina dove è
presente l'intera struttura del blog.
Più di una volta mi è capitato che mi venisse chiesto dove va inserito il
codice CSS, così ho deciso di aggiornare questo vecchio post
(classe 2014) per mostrarti, in un brevissimo tutorial, dove è
collocato il tuo foglio di stile.
Vai in Tema e poi in Modifica HTML(accedi cliccando i 3 puntini).
Scorri fino a quando troverai il tag < b:skin >. Questo tag
contiene il foglio di stile, quindi il CSS, del tuo blog.
Ora scorri ancora un po' più giù, fino a quando non compariranno i classici
codici, le regole, del CSS.
Ogni regola(il codice) è composta da:
.selettore { proprietà: valore della proprietà;}
.corpo { color: #codice-colore; }
È importante che ogni regola venga chiusa dalla parentesi graffa } altrimenti verrà compromesso lo stile.
Quindi per inserire un codice nel CSS di Blogger, ma non solo, ogni regola deve incastrarsi perfettamente con le altre, lasciando ad ognuno il proprio spazio.
Se hai domande, per favore lasciale nei commenti qui sotto, infondo lo sai quanta felicità mi procurano :)
È frustrante quando non vedi abbastanza commenti sotto ai post, soprattutto
quando impieghi anche una settimana per scriverne uno.
Ti chiedi se vale ancora la pena scrivere, mantenere i costi del
dominio, e altre cose del genere.
Automaticamente pensi che i blog siano morti, che nessuno li legge, ma non è
così!
Il blogging non è affatto morto, è semplicemente cambiato, trasformato,
adeguato e adattato alla nuova comunicazione online.
In un certo senso si è evoluto per rispondere al meglio alle
esigenze del pubblico di destinazione, ovvero
la nicchia alla quale si rivolge, che con gli anni è diventata più
esigente, in fatto di qualità e di diversificazione dei contenuti proposti.
Lavorare per rendere più interessanti i contenuti del blog ci aiuterà
ad aumentare il traffico e le interazioni.
Come funziona il blog?
Prima di continuare è bene ricordare come funziona il blog, cioè qual è il suo
scopo.
Lo scopo del blog è quello di condividere l'esperienza personale e/o
professionale del blogger, mettendola a disposizione del suo pubblico
ideale, permettendogli così di ottenere risposte alle proprie necessità
(risolvere un problema, imparare un nuovo piatto in cucina, ecc...).
Quindi abbiamo da un lato il blogger che produce contenuti, e dall'altro
l'utente che cerca risposte attraverso un motore di ricerca, che può essere Google, ma non solo. Te ne parlerò più avanti.
Ecco perché i blog non sono morti!
Che il blogging sia vivo e vegeto non vi è dubbio, e la risposta è
strettamente legata all'altra domanda:
c'è ancora qualcuno che legge i blog?
Come ti ho appena detto, la condizione per cui il blog venga letto è
determinata dalla ricerca dell'utente attraverso il motore di ricerca: il cosiddetto traffico organico(non a pagamento e senza tenere conto del traffico generato dai social).
Ho fatto qualche ricerca, io stessa, per capire, innanzitutto, quanti siti e
blog ci sono in internet e il risultato è a dir poco strabiliante. Ebbene,
in internet ci sono più di 1,74 miliardi di siti web, di questi più di 500
milioni sono blog.
Ok, respira, perché so che starai sgranando gli occhi pensando
'cazzarola'. Ma se questi numeri ti hanno stupita, aspetta di vedere i
prossimi.
Nel mondo, su Google, vengono fatte più di 40mila ricerche al secondo;
più di 3,5 miliardi al giorno; e
più di 1,2 triliardi in un anno.
Ora, se tu fai una ricerca su Google noterai subito che
la stragrande maggioranza dei risultati sono articoli di blog e se sei
arrivata fin qui proprio da una ricerca è la prova definitiva che i blog non
sono morti.
La missione del blog: centra la tua comunicazione.
Mettiamo il caso che tu abbia fatto questa ricerca, che ti ha portata da me,
proprio perché il tuo blog sembra non decollare, e quindi sembra morto, perché
non ha interazioni, ovvero commenti, condivisioni, conversioni
(come nuove iscrizioni alla newsletter che possono arricchire il tuo
pacchetto clienti). In questo caso, prima di tutto,
devi analizzare la tua comunicazione
e capire se stai comunicando al pubblico giusto, con degli
argomenti giusti.
Non andrai molto lontano con il blog se non hai una mission e, grazie a
questa, non fissi degli obiettivi.
Nella mia
guida gratuita
ti spiego come definire la tua mission e trovare la tua nicchia. Devi
assolutamente sapere di Cosa parli, a Chi lo stai dicendo e
Come vuoi esporre i tuoi argomenti.
Queste sono le mie fantastiche 3 C!
Grazie a 3 piccoli esercizi che trovi nella guida, scoprirai come determinare
questi 3 punti, facendoli diventare la mission del tuo blog.
Domanda: la mission del blog può cambiare?
Certo! Il blog cambia insieme a noi: noi ci trasformiamo con gli anni,
maturiamo, impariamo cose nuove.
Il blog è parte di noi, e come tale anche lui subisce trasformazioni.
Con gli anni ho fatto esperienza e ho imparato a conoscere il mio potenziale.
Nel frattempo, grazie ai commenti sul blog, alle email ricevute e ai
direct su instagram, ho capito quali sono le esigenze delle blogger che mi seguono. Ho definito
così, ancora una volta, la mia Mission:
Aiutare le donne blogger, con esperienza medio/bassa, a cogliere il potenziale
e le opportunità che il blog può dare, attraverso contenuti creativi e
ispirazionali.
Come vedi la mia mission racchiude tutte e 3 le fantastiche C, evidenziando a
quale nicchia mi rivolgo.
Quindi, la cosa che devi fare subito è identificare la tua nicchia.
Ne abbiamo tutti la nausea di questa parola... Ma che cos'è, effettivamente,
la nicchia?
La nicchia è un gruppo circoscritto di persone che hanno in comune un
interesse, una necessità, o qualsiasi altra cosa serva a identificarli e
inserirli in un unico insieme.
Ultimamente, proprio perché conosco le esigenze di chi mi scrive, ho
modificato la mia nicchia. Prima mi rivolgevo a tutte le blogger
(target), in particolare a quelle con un blog su piattaforma Blogger
(nicchia).
Non funzionava. Ho notato, infatti, che il mio post
Come aprire un blog su Blogger
era sì ben piazzato, ma non veniva cliccato. Perché? Beh, credo sia perché le
persone siano più propense ad avere un blog con WordPress.
Ciò che invece mi vengono spesso chiesti, sono
consigli pratici e semplici sulla gestione del blog, a prescindere
dalla piattaforma. Sono cose che magari ho dato per scontato, ma che per le
aspiranti blogger e per chi ha poca esperienza non lo sono affatto.
Non preoccuparti di restringere il campo, pensando di ritrovarti con meno
visitatori. Saranno i tuoi contenuti di qualità a fare la differenza, perché
otterrai più benefici da un utente interessato che trascorre 10 minuti sul
tuo blog, piuttosto che da 10 utenti che arrivano e se ne vanno in meno di 5
secondi.
Ho ragione?
Cosa fare per creare contenuti interessanti e di valore.
Una volta fatto questo devi assicurarti di evitare di commettere alcuni errori
e guardare al tuo blog non solo come uno strumento per condividere le
tue passioni e la tua vita, ma
come un'opportunità di crescita professionale sfruttandone il potenziale
per fare business.
1. lavora sulla qualità, non solo sulla quantità
Pubblicare post dopo post, significa avere più traffico, e se monetizzi con
il tuo blog, potrebbe significare fare più soldi. Non c'è nulla di sbagliato
in questo, se i tuoi post sono una risorsa utile alla tua nicchia.
Puntare sulla qualità significa mostrare al tuo pubblico che conosci
l'argomento di cui stai parlando; che possono trovare subito le risposte che cercano; che possono imparare
qualcosa da te, essere ispirati, e quindi
invogliati a ritornare in futuro.
Abbiamo visto quanta competizione c'è là fuori: spiccare fra più di 500
milioni di blog non è facile.
Per questo bisogna distinguersi, essere riconoscibili e non risparmiarsi
sui contenuti.
Uno dei miei errori più grandi fatti nel mio blog è stato quello di scrivere
post non sufficientemente approfonditi: centellinare i contenuti non aiuta
il blog, piuttosto è il contrario.
Un blog ha successo quando genera traffico e conversioni, ma a dirla
tutta mi accontento anche delle interazioni, che includono le condivisioni
(quindi condividi amica, condividi!).
Se il blog produce contenuti che rispondono in modo appena sufficiente alle
esigenze dell'utente, questo lascerà il blog, senza alcuna interazione, e
difficilmente vi farà ritorno. Il nostro scopo, invece, è quello di
trattenerlo il più a lungo possibile per due semplici motivi:
fidelizzare l'utente creando contenuti che rispondano alle
necessità della nostra nicchia;
dire a Google che i nostri contenuti sono di qualità perché
approfondiscono l'argomento.
Sappi però che un post breve non significa, necessariamente, che non sia di
qualità, dipende tutto dallo scopo che ti sei prefissata.
Post come tutorial e DIY, infatti, possono contenere anche testi brevi, ma
immagini (step by step) e video dimostrativi sono molto utili per
approfondire l'argomento e soddisfare la sete di apprendimento dell'utente.
Ricorda, inoltre, che non conosci il livello di conoscenza dell'utente che
arriva sul tuo blog:
scrivi il post come se stessi parlando con un'amica che non conosce
l'argomenti che tratti, spiegando anche ciò che tu pensi sia scontato.
2. blog personale, ma non troppo
Premessa: nel mio blog parlo di
blogging come opportunità di crescita professionale e strumento per
monetizzare(perché almeno le spese dell'hosting le vogliamo coprire?) attraverso
la giusta comunicazione.
A cosa mi riferisco quando parlo di blog personale?
Il blog personale è quello in cui scendi tu in campo, mettendo in
gioco tutta stessa, faccia compresa. Un blog personale può, e deve secondo
me, essere considerato un blog professionale quando ha una Mission,
un obiettivo ben preciso, che rispecchia in parte ciò che ho scritto
fin'ora.
Devi pensare che su internet gli utenti navigano per due ragioni
fondametali: intrattenimento e approfondimento.
Se il tuo blog personale è pensato come un diario online, nel quale
condividi la tua vita, i tuoi viaggi, le feste in famiglia o i tuoi
racconti, sei senz'altro nella categoria di intrattenimento e sappi di avere
grossi competitors: i social media.
Con i social media, infatti, che raccolgono sempre più utenti attivi
interessati alla tua quotidianità e a ciò che fai in tempo reale,
competere diventa sempre più difficile, ma non impossibile. Puoi,
infatti, continuare a trattare degli argomenti che ami, finalizzandoli verso
un obiettivo ben preciso.
Ecco un paio di esempi:
2.1 condividere la tua vita
Hai deciso di parlare della tua quotidianità, di ciò che di importante
accade nella tua vita. Magari stai affrontando un momento particolare, o lo
hai già affrontato e stai condividendo le conseguenze.
Bene, fai in modo che le persone che stanno vivendo la tua stessa situazione
entri in empatia con te, e se hanno già superato l'ostacolo offri loro
l'opportunità di darti dei consigli
(anche queste sono call to action) che potrai raccogliere in un post
che magari ti porterà molto traffico, diventando il tuo
content hero.
2.2 parlare dei tuoi viaggi
Di blog che parlano di viaggi ce ne sono una moltitudine e poter spiccare
diventa possibile se scegli la tua nicchia con cura, restringendola per quanto
ti è possibile. Qualche esempio:
viaggiare con bimbi al di sotto dei 7 anni
in viaggio con un bimbo disabile
weekend con un budget di 100€
in giro per gli ostelli della tua regione o d'Italia
Insomma,
più restringi la nicchia e più hai la possibilità di aumentare il tuo
traffico, e di convertirlo in nuovi iscritti alla tua newsletter, così da rendere
gli utenti lettori fedeli, e chissà, in futuro, farli diventare clienti.
3. scegli un argomento principale: diventa un esperto!
Il blog generico, che parla di tutto e di più, non funziona più tanto. O
meglio, funziona se dietro c'è un gruppo di persone che scrive post per
diverse categorie, racchiuse tutte nello stesso blog. Ecco un sito così si
chiama magazine, ma non credo sia il nostro caso.
Se ti fermi a pensare cosa ricerchi di più su internet, che tipo di
argomento ti piace di più e che tipo di abilità stai acquisendo
maggiormente, probabilmente
hai trovato sia l'argomento da trattare nel tuo blog che la tua
nicchia.
Come ho scritto infatti nella mia guida su
Come definire la mission del blog, io ho trovato la mia nicchia guardandomi allo specchio. Proprio così: io
non faccio altro che rivolgermi alle blogger principianti, o future blogger,
che hanno voglia di
migliorare il loro blog attraverso consigli e tutorial facili da
comprendere, perché io anni fa cercavo questo.
In parole povere, è come se stessi parlando alla Simona del passato.
Ho studiato tanto, anche fino all'una di notte, mentre figli e marito
dormivano, per imparare come scrivere codici HTML e come migliorare il mio
blogging per aumentare il traffico. Tutto ciò che ho imparato l'ho sempre
messo a disposizione degli utenti, e quando pensavo di aver esaurito le
idee,
erano loro stessi a suggerire che tipo di post scrivere.
Sai perché? Perché ero diventata il loro punto di riferimento!
4. non praticare il clickbait
A guadagnare la fiducia degli utenti ci vuole tanto, ma davvero tanto; a
perderla ci vuole meno di un secondo. Come? Facile, prendendoti gioco di
loro!
I clickbait fanno proprio questo: prendono in giro gli utenti, persuadendoli
a cliccare su un titolo sensazionale, ma proponendo loro un contenuto che
non rispecchia la promessa.
Il titolo, infatti,
è una sorta di promessa sulla qualità del contenuto del post.
Se cominci a scrivere titoli acchiappaclick e poi all'interno del
post l'utente ci trova fuffa... beh, non è che sia proprio una bella
cosa.
Vogliamo aumentare il traffico sì, ma dobbiamo avere un'etica anche
in questo.
Crea contenuti per tutti i tipi di utenti.
Come ho scritto ad inizio post,
l'utente con gli anni è diventato più esigente, in fatto di qualità e di
diversificazione dei contenuti proposti.
Pensa se io ti avessi proposto questo mio post lunghissimo senza nessun tipo
di formattazione, senza immagini, senza video; solo una sfilza di
parole una dietro l'altra, tanto da rendere il contenuto noioso anche per me
stessa. Scrivere un post formattato correttamente aiuta la lettura.
Diversificare i contenuti, poi,
vuol dire rispondere ai gusti diversi degli utenti, perché anche se
fanno tutti parte della stessa nicchia non è detto che abbiano gli stessi
gusti.
Troverai l'utente a cui piace leggere il post, e quello che non ha tempo per
stare con gli occhi inchiodati allo schermo e preferisce
ascoltare ciò che hai da condividere.
Immagini, video, podcast possono fare la differenza, anche nelle
condivisioni, e un post condiviso ha molte probabilità di aumentare il suo
traffico.
Sul mio profilo instagram ho realizzato un video nel quale ti parlo del perché i blog non sono morti. Guarda il video!
Lavora sulla User Experience.
Forse una delle cose a cui non diamo troppo peso, è l'esperienza dell'utente: la cosiddetta user experience (o UX per i tecnici).
L'esperienza dell'utente si misura su alcuni valori che dal mio punto di
vista, come utente prima che come blogger, ho potuto constatare essere
fondamentali per una usabilità soddisfacente.
1. dare tutto e subito
Questo è stato il mio errore più grande per tanti anni: non dare
tutte le informazioni in un unico post.
Ho sempre pensato di scrivere per quella cerchia di persone che mi seguiva
frequentemente, e che quindi conosceva già gli argomenti da me trattati, di
conseguenza evitavo di approfondire.
'Loro già sanno a cosa mi riferisco' pensavo... sbagliando.
Dobbiamo, invece, abituarci al fatto che
il nostro blog ha molteplici porte(post)dalle quali gli utenti entrano. E ricorda che:
non tutti gli utenti entrano dalla stessa porta
non tutti gli utenti sono di ritorno e di conseguenza conoscono te
e gli argomenti che tratti.
Prova ad immaginare un dialogo fra te e una persona che è completamente
ignorante sull'argomento da te trattato. Se vuoi farti capire, ma
soprattutto se vuoi che gli resti qualcosa, migliorandolo come persona o
come professionista,
devi immaginare di parlare ad un bambino che fa tante domande(perché questo si fa così? cosa significa questo? ecc...).
Quindi,
quando scrivi un post, fatti delle domande e rispondi cercando di essere
esauriente.
Domande e risposta potrebbero diventare i paragrafi del tuo post,
dando all'utente un testo piacevole da leggere.
2. Crea un percorso con i link interni.
In questa ottica del dare tutte le informazioni che hai a disposizione
all'interno di un unico post,
considera come aggiunta di enorme valore l'inserimento di link interni,
che colleghino fra loro i post strettamente connessi.
Certo, ormai tutti i blog hanno i post correlati sotto ai singoli articoli,
ma questi potrebbero non essere argomenti di approfondimento.
È sempre bene, quindi
creare una mappa di link relativi all'argomento che stiamo trattando
e inserire i vari percorsi all'interno del post. Così facendo
accompagneremo l'utente, durante la visita, affinché possa soddisfare
le sue domande attraverso le risposte che gli forniremo noi.
3. dichiarare subito la soluzione.
Quanto tempo impieghi per leggere le prime 5 righe di un post?
Ecco, quello è il tempo che tu hai a disposizione per
agganciare il lettore!
Riuscire ad entrare in empatia, confessare che tu hai avuto il
suo stesso problema, ma che hai trovato la soluzione che potrebbe essergli
di aiuto, è fondamentale.
Prova a seguire questo schema:
esponi il problema che ti ha fatto passare notti insonne
dichiara la soluzione
annuncia i benefici che la soluzione ti ha portato
mostra il processo che ti ha portata alla soluzione.
Tirarla troppo per le lunghe, prima di arrivare alla soluzione, potrebbe
essere dannoso:
non tutti sono disposti a regalarti il loro tempo per leggere un post
lunghissimo che alla fine li deluderà.
Dichiarare la soluzione e annunciarne da subito i suoi benefici ti darà
l'opportunità di stuzzicare la curiosità degli utenti,che saranno quindi più
propensi a continuare la lettura del post.
Perché è uno strumento che ti permette di
pianificare i contenuti in base alle categorie, alla stagionalità(diy, home decor per l'autunno, ecc...), alle festività(Natale, s. Valentino, ecc...)e il tutto in largo anticipo.
Ti consiglio di provare!
Vai oltre al blog
Ricordi quando ad inizio post ti ho detto che Google non è l'unico motore di
ricerca? Bene.
Esistono altri 2 famosi canali utilizzati dagli utenti per fare ricerche e
approfondimenti sugli argomenti di loro interesse:
Youtube
e
Pinterest.
Youtube e Pinterest possono essere di grande supporto per i nostri blog,
perché andremmo a raggiungere un target che ci conoscerà solo attraverso quel
canale.
Inoltre i video di Youtube compaiono nei risultati di ricerca di
Google; inserirli nei post ci darà un ulteriore vantaggio nell'essere
notati.
Pinterest è di per sé un raccoglitore online di risorse che
possiamo conservare e consultare, grazie al suo sistema di creazione delle
bacheche, ogni volta che ne abbiamo bisogno. Su Pinterest hai la
possibilità di caricare un'immagine e collegarla al tuo post in men che non si
dica, e il traffico che può generare non è da sottovalutare.
Voglio dire... hai mai trascorso del tempo su Pinterest? No? Beh, stai
attenta: può creare dipendenza!
Ovviamente, come per ogni cosa su internet,
anche su Pinterest i video stanno spopolando. Quindi se vuoi avere
maggiori possibilità di incrementare il tuo traffico pensa a video brevi da
caricare anche lì.
Ora tocca a te! Hai domande? Sentiti libera di scriverle nei commenti.
Una delle cose che mi ha aiutata a farmi conoscere di più su Instagram sono state le mie gifs!
Molte persone mi hanno taggata nelle loro storie quando le usavano, ed io le ringraziavo ricondividendole a mia volta.
Questo ha fatto sì che sempre più persone mi taggassero nelle ig stories e che i loro followers scoprissero il mio profilo.
Beh, non so se è proprio per questo motivo, ma sta di fatto che in quel periodo i miei followers sono cresciuti molto!
Cosa sono le gif?
Le gif sono delle immagini perennemente in movimento, come queste qui sotto.
Per crearle ho utilizzato due strumenti: Madibang Paint Pro e Photoshop(il mio è una versione abbastanza vecchiotta :P)
Madibang è un software per il disegno, non ha una grande varietà di pennelli, ma il tratto è molto fluido, e con il mio vecchio pc (sì, è tutto vecchio) funziona alla grande.
Photoshop, invece, mi serve per fare le animazioni.
Come mostrare le gif su Instagram?
Le gif vengono mostrate su Instagram tramite giphy.com.
Devi, quindi, per prima cosa creare un account creator per aprire un canale su giphy.com.
I tempi di approvazione sono abbastanza lunghi e se non vuoi perdere tempo, sappi che l'indirizzo con il quale devi iscriverti deve essere necessariamente quello del tuo sito web.
Le email legate ai vari provider come Gmail non verranno MAI approvati.
Bene, ora ti lascio al video tutorial che ho realizzato per mostrarti come io creo le gif per Instagram.
Blogger, dopo molti anni, ha deciso finalmente di apportare delle modifiche al
pannello di amministrazione, la cosiddetta dashboard.
Di base l'aspetto sembra lo stesso: appena entri nel pannello di controllo di
Blogger ti trovi nell'interfaccia che riguarda i Post del blog.
L'interfaccia dell'elenco dei Post, così come quella delle
Pagine e delle Impostazioni,
non ha subito modifiche rilevanti.
Le modifiche rilevanti sono state fatte nell'interfaccia delle Statistiche,
dei Commenti, del Layout e del Tema.
Non starò qui ad elencare tutte le piccole cose che non vanno nelle nuove
modifiche, perché bisognerebbe farne un video (e forse lo farò), ma
non sempre cambiamento è sinonimo di miglioramento.
In Layout, infatti, è
sparita l'opzione del widget Favicon e quindi sembrerebbe impossibile da
modificare.
Cos'è la favicon?
È quella piccola immagine che nella finestra del browser compare alla sinistra
del tuo URL, e che da qualche tempo compare anche nei risultati di ricerca
accanto ai titoli dei post mostrati.
È importante avere una favicon?
Sì, è importante! E non lo dico solo io, ma gli esperti di SEO, che studiano e
si aggiornano costantemente sulle novità di Google e del suo criterio di
mostrare i risultati di ricerca.
La favicon ha quindi guadagnato maggiore valore con gli anni, perché
identifica immediatamente il brand, in modo univoco.
Lasciando la favicon di Blogger, il tuo blog perderebbe di identità e sarà
solo uno dei tanti blog ospitati su questa piattaforma.
Ma lo stesso vale per i blog ospitati su qualsiasi piattaforma gratuita, come
Wordpress ad esempio.
Come modificare la favicon in Blogger nella nuova versione?
Nella nuova versione dell'interfaccia del Layout è sparita questa opzione,
anche se in realtà un modo per modificare la favicon c'è, ma è
"nascosto".
In Impostazioni nella sezione Di Base trovi la voce
Icona Preferita, cliccaci su!
Si aprirà un'altra pagina dalla quale potrai caricare la tua favicon, ovvero
la tua icona preferita che identificherà il tuo blog anche nei risultati di
ricerca.
ATTENZIONE!
La favicon non viene visualizzata subito dopo il caricamento e il
salvataggio: occorre un po' di tempo, quindi abbi pazienza e... aggiorna
spesso la pagina :)
Spero che questo tutorial ti sia utile, se sì lasciami un commento qui
sotto e CONDIVIDI IL POST!
***
P.S. Questo post è stato scritto in un momento in cui siamo tutti isolati per via
del coronavirus. I miei figli fanno lezione online, ed io passo il tempo a scrivere sul mio
cellulare: ho abbozzato molti post, anche questo è interamente scritto ed
editato da cellulare. Siamo tutti spaventati e inermi di fronte questa situazione che giorno dopo
giorno diventa sempre più surreale. Voglio continuare a parlare e scrivere di blogging per mantenere quel po' di
lucidità mentale, che a volte mi sembra di perdere leggendo e ascoltando
notizie sul covid-19. Per conto mio continuerò a fare la mia parte restando a casa. Fatelo anche voi ❤️.
Una blogger con la B maiuscola, quando pianifica i suoi post, sa bene che deve mettere in conto che, se vuole stare al passo con il suo Calendario Editoriale, deve per forza ricorrere alla programmazione dei post. Chi di noi, per alzata di mano, è una di queste Blogger?
Sono sempre sincera e onesta con voi, lo sapete ormai, e in tutta la mia vita di blogger (12 anni e qualche mese ad oggi)ho programmato la pubblicazione di un post non più di due volte. Shame on me, lo so, lo so...
Quando ho voluto provare questa esperienza per la prima volta è stato un grande flop e, quando la mattina dopo, convinta di veder pubblicato il mio post, ho scoperto che questo era ancora in bozza, è stato, come dire, deprimente.
Io, che realizzavo tutorial di HTML e CSS, sono caduta in un errore così banale? Shame on me, ho detto che lo so...
Visto che non voglio nella maniera più assoluta che tu possa provare la stessa sensazione che ho provato io, ho deciso - con qualche anno di ritardo, ma it's ok - di mostrarti come programmare in modo rapido ed indolore come pubblicare un post attraverso la pianificazione.
Come programmare la pubblicazione di un post su Blogger
Quando scrivi un nuovo post, a destra trovi "Impostazioni Post" con una serie di opzioni che ti permettono di personalizzare il singolo post.
Se vuoi sapere come sfruttare al massimo il potenziale di questa interfaccia ti consiglio di leggere il post su Come Scrivere Un Post Su Blogger
Clicca su Pianificazione.
Il piccolo pannello si aprirà e ti mostrerà 2 opzioni: "Automatico" e "Imposta data e ora".
Cliccando su "Imposta data e ora" ti verrà mostrato un calendario. Da qui potrai scegliere il giorno, il mese, l'anno e l'ora in cui vuoi che venga pubblicato il tuo post.
Una volta terminato il tuo post e selezionato la data e l'ora di pubblicazione, clicca su "Pubblica".
Non preoccuparti, il post non verrà pubblicato immediatamente; nell'elenco dei post, infatti, comparirà la scritta "Programmato".
Visto quanto è semplice?
Ammetto di utilizzare raramente questa opzione, e di nuovo dovrei vergognarmi come blogger, ma... credo di non essere l'unica là fuori che non ha questa buona abitudine.
Almeno spero. Tu come sei messa/o?
La prima volta che ho provato ad utilizzare il calendario editoriale per il blog ho pensato "ok, non è poi così difficile distribuire i contenuti nel calendario editoriale".
E non mi ero sbagliata: distribuire i contenuti nelle varie caselline è semplicissimo, ma rispettare la data di pubblicazione, e quindi le scadenze, questo sì che è complicato.
Il problema di non riuscire a rispettare la data di pubblicazione è da ricercare a monte, perché inserivo i contenuti nel calendario un po' a caso, senza tener conto del tema e dell'obiettivo della mia comunicazione.
Non avevo una struttura solida dei contenuti del mio blog, e se non si ha una struttura solida tutto il lavoro non si reggerà mai in piedi.
Quindi creare solide basi con una struttura efficace è fondamentale per gestire il blog senza stress e con contenuti di qualità.
Come creare una struttura solida dei contenuti.
Ci siamo di nuovo! Il punto fondamentale dal quale che non puoi assolutamente ignorare: le categorie!
Le categorie definiscono la struttura del tuo blog!
Se sei fra quelli che hanno deciso di inserire nel post una dozzina di etichette di Blogger perché pensi che più ne metti e più hai la possibilità che la gente ti trovi su Google, mi dispiace deluderti, ma non è così.
Ho già parlato in questo post su come utilizzare e organizzare le etichette di Blogger, dagli un'occhiata, c'è anche un foglio di lavoro da scaricare immediatamente, senza iscrizione alla newsletter.
Tutto parte dall'errore che i tizi di Blogger hanno fatto denominando questa opzione Label, etichetta per l'appunto. Non l'hanno chiamata Categoria o Tag, ma Label.
L'interpretazione che ognuno di noi ne può dare può essere, quindi, sia di Categoria che di Tag. Per esperienza, però ti consiglio di considerarle come Categoria, anche perché è così che vengono definite nel blog.
Se inserisci il tuo post all'interno di più di 5/6 categorie fai solo un danno al tuo blog: devi scegliere quelle che sono realmente pertinenti al contenuto perché devi sempre e solo pensare a come dare una buona esperienza di navigazione all'utente.
Per ogni post inserito in una categoria, inoltre, viene creato un link che sulla barra di navigazione puoi riconoscere perché contiene url-blog/search/label/tuo-post.
Blogger ha creato un file che comunica direttamente con i motori di ricerca che si chiama Robots.txt, all'interno del quale ci sono le varie indicazioni di quali pagine il motore di ricerca deve fare lettura e quali no. Tutti i link che iniziano per /search (di conseguenza anche /search/label) vengono bloccati dal file robots.txt, e quindi nascoste nei risultati di ricerca.
Questo non significa che i nostri post non saranno indicizzati, perché Google terrà in considerazione l'url canonico, ovvero quel link generato al momento della pubblicazione del post, quello che noi conosciamo anche come permalink. Leggi anche:
Quando il post compare in molteplici categorie si creano altrettanti link e Google potrebbe scambiarli per pagine duplicate con lo scopo di comparire quante più volte possibile nei risultati di ricerca. Spam.
Google, quindi, per punire chi pubblica contenuti duplicati li penalizza facendoli scivolare chissà in quale posizione nei risultati di ricerca. Ecco perché Blogger ha creato quella restrizione nel file robots.txt, lo ha fatto per tutelarci.
Ricapitolando:
le categorie aiutano a definire la struttura dei contenuti del blog;
scegli le categorie pertinenti al tuo contenuto.
Scrivi i titoli dei post futuri.
Scrivi su un foglio tutte le idee, o it titoli, per i post che vorresti scrivere in futuro.
Non pensare se e quando riuscirai a scrivere quei post. Tu scrivili comunque.
Avrai alla fine un elenco così lungo che tu stessa ti meraviglierai, e se sei abituata a far uscire un post a settimana allora, probabilmente, ti ritroverai con una pianificazione che abbraccerà l'intero anno.
Quando scrivi i titoli tieni a mente comunque la tua Mission, ovvero cosa ti proponi di comunicare nel tuo blog. Tutta la pianificazione deve seguire il filo logico della tua comunciazione; questo ti aiuterà a risparmiare tempo e fatica, credimi.
A questo punto io ho utilizzato un sistema che ha semplificato di molto la gestione dei contenuti, e che ha reso la calendarizzazione dei post varia ed efficace ai fini della qualità.
Dividi i titoli dei post per categoria.
Non a caso ho ripreso l'importanza della scelta, che si deve fare a monte, delle categorie del blog, così da definire una struttura valida dei contenuti.
Il lavoro che devi fare ora è andare ad inserire i titoli dei post nelle categorie alle quali appartengono.
Ora, ciò che ti consiglio è di tenere conto solo delle categorie principali in questa fase di smistamento, soprattutto per evitare di fare confusione quando dovrai andare a calendarizzare i tuoi post.
Se conosci il sistema del Color Coding, ovvero quello di abbinare un colore specifico ad un singolo compito, o ad una categoria nel nostro caso, puoi anche attuarlo, come ho fatto io. Assegna quindi un colore a ciascuna delle tue categorie, dopodiché aggiungi un pallino di quel colore accanto al titolo del post che vuoi inserire in quella categoria.
Nel video tutorial che trovi in fondo al post ti mostrerò come ho fatto io a 'smistare' i titoli dei post in modo semplicissimo.
Dai un senso alla pianificazione.
È arrivato il momento di iniziare a inserire i titoli nel Calendario Editoriale!
Non partire iniziando a piazzare 1 o 2 articoli a settimana a caso: dai un senso alla tua pianificazione!
Ho già sperimentato la pianificazione 'a caso' e se all'inizio sembrava andare bene, col passare del tempo non mi ha soddisfatto perché non seguiva una logica.
Mi sono proposta, quindi, di seguire un tema mensile che potesse riguardare non solo il blog, ma tutta la mia comunicazione online. Il risultato è stato eccezionale: ho creato contenuti di qualità sia sul blog che su instagram e questo mi ha permesso di definire ancora meglio in quale figura professionale voglio che gli altri mi identifichino, ovvero esperta di blogging.
La gente ha iniziato a percepirlo! Ho ricevuto email e direct di blogger che mi chiedevano come migliorare il loro blog, ma anche come allineare la comunicazione di instagram a quella del blog.
Tutte noi ci diamo degli obiettivi, il primo fra tutti quello annuale. E va bene così.
Personalmente ho trovato molto più produttivo darmi anche degli obiettivi mensili, che potessero aiutarmi a focalizzare la mia attenzione sul traguardo finale, ma che, soprattutto, potessero aiutarmi a creare quelle piccole abitudini utili per raggiungere l'obiettivo annuale.
Crea contenuti di qualità.
Quasi certamente, dopo aver scritto un bel numero di titoli, ti verrà voglia di iniziare subito a scrivere e pubblicare i tuoi post. Non avere fretta!
Tieni a mente il tema che vuoi seguire in questo mese e attieniti a quello.
Ora ti darò una dritta che per me è stata una vera e propria manna dal cielo. Se scegli un tema che abbraccia argomenti che hai già trattato in passato, approfittane! Scrivi post aggiornati, più completi, di qualità insomma.
Gli utenti arrivano sul tuo blog perché vogliono risposte: dagliele e non risparmiarti!
Non fare il mio stesso errore di qualche tempo fa, ovvero scrivere quel tanto che bastava per soddisfare l'aspettativa del titolo.
Un post scritto bene può fare la differenza e può riuscire a far tornare sul tuo blog utenti davvero interessati a ciò che hai da offrire.
Quindi, nella fase della calendarizzazione, dai a te stessa tutto il tempo necessario per scrivere post di qualità: scegli di pubblicare 1 volta a settimana, o anche ogni 2 settimane, non importa. Ciò che conta è il risultato che otterrai andando avanti col tempo, e credimi, i risultati si vedono.
Fai la checklist del post perfetto.
Potrebbe sembrare sciocco, ma scrivere in anticipo il titolo, le etichette da inserire, la descrizione della ricerca e persino decidere come impostare l'URL del post, velocizzerà il processo di pubblicazione.
Nelle Instagram stories , un po' di tempo fa ho mostrato la mia checklist per il post perfetto. Avrei dovuto scriverne un post (e onestamente pensavo di averlo fatto) ma ora ho inserito nel mio Calendario Editoriale anche una sezione appositamente per questo.
Puoi scegliere le keywords, i paragrafi del post, quali link interni ed esterni inserire, e persino ricordarti di fare il controllo ortografico.
Io mi aiuto sempre con questa checklist, e poi vi è sempre un senso di soddisfazione nello spuntare il compito di una lista, non trovi anche tu?
Se non sai come utilizzare al meglio la barra degli strumenti di Blogger leggi questo post:
Nel mio calendario Editoriale ho creato un foglio appositamente per questo. Tenevo traccia delle statistiche anche sul mio bullet journal, perché credo sia molto importante capire se stiamo lavorando bene oppure no; se è il caso di aggiustare il tiro, soprattutto nella SEO dei post o nella tipologia di argomenti.
Magari non sempre ciò che proponiamo è interessante, e fermarci per analizzare i dati è davvero utile.
Chiedere poi alla nostra community (se siamo così fortunati da essere riusciti a crearne una della nostra nicchia sui social) di cosa hanno bisogno per crescere e migliorare sarebbe il massimo. Io non riesco sempre ad avere questo tipo scambio; è difficile per noi pesci piccoli interagire con un discreto numero di persone.
Ma non demordo, e non devi farlo neanche tu!
Quindi, occhio alle statistiche, NON per esserne schiava, ma per crescere, migliorare e offrire sempre più contenuti di qualità.
Come gestire i contenuti del blog.
Ecco, dunque, il mio consiglio personale. È fondamentale avere una struttura dei contenuti, che possa aiutarti nella gestione del blog, perché ti aiutano a delimitare la strada che devi seguire nella tua comunicazione.
Darti un obiettivo mensile, un tema da seguire, ti semplificherà la vita nella comuncazione online, non solo, quindi, quella sul blog, ma anche sui social. La continuità verrà percepita come valore.
Punta sui contenuti di qualità: a zio Google piace questo elemento!
Aggiornare i vecchi contenuti non è imbrogliare o chissà quale altro peccato: aggiornare i contenuti, specialmente quelli che sono molto visitati è un tuo dovere di blogger. L'importante è far sapere a zio Google che lo hai fatto, e quindi andare su Search Console a richiedere una nuova indicizzazione del post.
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