blogger e content creator dal 2008. Sono web designer e tutor freelance. Sul blog scrivo di cose utili ma con ironia, perché il blogging è anche divertimento.
La mia missione è aiutare le blogger che vogliono gestire il blog con semplicità e professionalità.
Sono appassionata di bullet journaling, che mi aiuta a mantenere vivo il mio lato creativo.
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Sarò felice di risponderti :)
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Quanti consigli hai seguito ma ti sembra di non raggiungere mai i risultati sperati con il tuo blog? Ti capisco, anche io ero come te. Fino a quando non ho capito come funziona il Blogging, e ho lavorato per portare il mio blog nelle prime posizioni su Google e farmi notare dalle aziende, che hanno iniziato a contattarmi per le collaborazioni. In oltre 15 anni molte/i blogger mi hanno chiesto aiuto, e oggi posso aiutare anche te.
Anche quest'anno ho deciso di creare il mio personale Calendario dell'Avvento,
stavolta nel mio notebook A6. Certo, è piccolo, ma proprio per questo ho
deciso di optare per qualcosa di pratico e facile da realizzare.
Perché realizzare un Calendario dell'Avvento nel Bullet Journal?
Ti confesso una cosa: credo che il bullet journal, per come lo conoscevamo
orginariamente, sia molto cambiato - mantenendo quello che è il sistema di
organizzazione -, ha preso sempre più le sembianze dell'attività di
journaling.
Beh, io effettivamente l'ho sempre usato così, quindi forse vedo in questo
cambiamento ciò che ci voglio effettivamente vedere. 😅
Il Calendario dell'Avvento, all'interno del bullet journal, lo rende ancora
più journal poiché non si tratta più di pianificare e organizzare le
quotidianità e il lavoro; si tratta, invece, di custodire desideri che con
l'aiuto del "caso" possiamo realizzare.
Questa volta non scriverò i suggerimenti per i prompt qui, perché credo debba
essere una scelta molto personale; ma scopriremo "le caselline"
nelle mie
instagram stories, quindi non dimenticarti di seguirmi. 😊
Ho creato il video tutorial su Instagram in cui ti mostro come ho creato il calendario
dell'Avvento
👇
Se replicherai il mio Calendario dell'Avvento, per favore taggami su instagram ❤️
Il simbolo * indica che il link è un'affiliazione, ciò significa che ogni
volta che farai un acquisto passando da un mio link io riceverò un piccolo
compenso. Questo NON andrà ad incidere sulla tua spesa: il prezzo è sempre lo
stesso, che tu decida di acquistare tramite un mio link oppure no. Certo se lo
fai mi aiuti a mantenere vivo il blog e ad acquistare nuovi strumenti per la
creazione di contenuti. Grazie se vorrai sostenermi 🧡
Da sempre sostengo che la blogosfera crea connessioni che durano per anni,
trasformandosi anche in amicizie reali e sincere.
Con Mary è stato proprio così.
Ci siamo conosciute tanti anni fa - forse nel 2015 -, Mary aveva aperto da
poco il suo blog ed io fui la prima a commentare sotto ad un suo post. Da
allora abbiamo coltivato la nostra amicizia, dapprima via email, poi con
lunghe telefonate
(dopo 1 ora si staccava la chiamata, ma noi ci ritelefonavamo), fino ad
arrivare alle video chiamate di 3-4 ore per volta.
Eh sì, abbiamo molto da raccontarci. 😅
Quindi non potevo non ripartire da lei con le mie “5 domande ad una blogger”.
Cosa è “5 domande ad una blogger”?
È una serie di articoli iniziata nel 2013 con lo scopo di far conoscere le
blogger che mi seguono sul blog e sui social. In realtà, poi, non ho
continuato per motivi che neanche più ricordo, ma ho tutta l’intenzione
(e incrocio delle mani e dei piedi) di farne diventare una rubrica
mensile.
MA… Se non dovessi riuscirci, sappiate che è colpa dell’Universo. OK? 🧐
Detto ciò direi di iniziare a conoscere Mary.
Quando hai aperto il tuo blog? E cosa ti ha spinto a farlo?
Ho aperto il mio blog nel lontano 2013 appena dopo esser rimasta a casa in
maternità dalla mia prima gravidanza. Avevo preso da poco un pc (di chissà
quante mani) e avevo scoperto il mondo dei blog cercando quelle che allora
erano le mie passioni e hobby creativi. Ho iniziato condividendo le
creazioni che facevo e le esperienze come creativa che vivevo. Dopo aver
pubblicato il mio primo articolo ho ricevuto quasi subito il primo commento
che, indovina un po', era proprio di Simona aka @lacreativeroom. Da quel
giorno è diventata la mia guida per tutto ciò che riguarda il blogging e il
miglioramento continuo del mio blog.
A chi sono rivolti, principalmente, i tuoi contenuti?
I miei contenuti attualmente si rivolgo ad appassionate di journaling e
creative in generale. Gli articoli che propongo spaziano da contenuti
ispirazionali ed educativi sulle tematiche della creatività e della crescita
personale a idee e DIY di carta, materiali creativi e home decor.
Molte blogger aspirano ad avere collaborazioni con aziende che riconoscano il
loro lavoro. Tu hai mai collaborato con qualche azienda? Se sì, quanto ha
influito l’avere un blog?
Nella mia esperienza ho avuto solo un paio di collaborazioni che si sono
concretizzate ma che sono state fatte con altre creative o professioniste per
le quali ho scritto degli articoli. Finora, attraverso il blog, non ho
attivato nessuna collaborazione con aziende o brand.
Com’è cambiata la tua vita da quando sei blogger? Quali strade pensi ti abbia
aperto?
Il blog mi ha aperto un mondo che mai avrei immaginato. Vediamo se riesco a
riassumere i punti principali. Ho conosciuto moltissime persone che sin
dall'inizio condividevano con me i miei stessi interessi, cosa che trovavo
difficile da fare offline con le conoscenze di allora. Da lì sono nate
delle vere e proprie amicizie. Mi ha permesso di migliorare le mie capacità di
scrittura, ricerca, e tutte quelle attività collegate alla gestione di una
piattaforma e alla costruzioni di un articolo con tutti i suoi elementi. Questo
chiaramente con un impegno costante in tutti questi anni di blogging. Mi
ha dato la possibilità di farmi conoscere e far conoscere il mio lavoro e il
modo personale di vedere il mondo attraverso il mio piccolo spazio virtuale,
infatti molte persone che mi trovano lo fanno attraverso il blog e gli
articoli anche molto vecchi che ho scritto.
Parlaci del tuo ultimo progetto.
Il mio ultimissimo progetto è il mio calendario L'Avvento Creativo, un
calendario di cancelleria creativa giunto alla sua quinta edizione. E' un
progetto che nasce dalla voglia di confezionare un calendario artigianale in
cui la mia cura e ricerca dei materiali si unica insieme all'utilità degli
oggetti e ad un'esperienza unica di scoperta, giorno dopo giorno, di ogni
contenuto. Quest'anno il calendario raddoppia: ho pensato ad una versione
più piccola e accessibile per un viaggio creativo completo ma più sostenibile.
Se vuoi scoprire di più su questo progetto qui trovi l'edizione 2024 del
calendario
https://mariangelavaia.it/avvento-creativo-cartoleria-2024. Mentre L'edizione Essenza la trovi qui
https://mariangelavaia.it/shop/calendario-avvento-creativo-edizione-essenziale.
Puoi trovare altri progetti di Mary sul suo profilo instagram
@marymanicreative.
Il blogging apre molte strade e ti fa scoprire opportunità di crescita in ciò
che ami fare di più, ed io adoro leggere come alcune blogger abbiano iniziato
con una passione che poi è diventato un lavoro.
Io stessa non avrei mai pensato di arrivare fino a qui, eppure - nonostante i
periodi di tentennamento - continuo lungo la mia strada.
E tu, da quanti hai aperto il tuo blog?
Dai che sono curiosa
😊
Ci sono diverse motivazioni per cui potresti decidere un giorno di mettere il
blog in pausa. Non c’è niente di male in questo, ma se proprio dobbiamo farlo
cerchiamo almeno di salvaguardare tutto il lavoro che è stato fatto sul blog e
che lo ha portato magari ad avere un buon posizionamento su Google.
In questo post ti do un paio di consigli per evitare di fare errori
quando metti il blog in pausa, e rovinare anni di blogging.
Il mio primo consiglio potrebbe risultarti strano, ma in realtà, se ci pensi
bene, ha senso.
1. Non scrivere un post in cui annunci la pausa, a meno che…
…tu non abbia un blog personale nel quale hai costruito un dialogo quasi
intimo con gli utenti, grazie al racconto della tua quotidianità; allora
potrebbe essere giusto scrivere la motivazione della pausa, proprio per il
rapporto che si è instaurato.
Non dimenticare, in questo caso, di invitare gli utenti a seguirti sui social
per restare comunque in contatto con te, in modo da avvisarli quando il blog
tornerà attivo.
Se, invece, hai un blog di risorse ed utility come il mio non hai motivo di
spiegare agli utenti il periodo di pausa che ti sei presa. In questo caso, se tratti il blog come uno strumento del tuo lavoro, mantenere
una comunicazione “impersonale” è la cosa migliore, tanto zio Google lavora lo
stesso per mantenere “attivo” il nostro blog
(se abbiamo fatto un buon lavoro di SEO, ovviamente).
2. Attiva la moderazione dei commenti.
Questo è un consiglio che può salvare il tuo blog, quindi prendilo davvero in
considerazione.
Mettere in pausa il blog significa non occuparsene, e quindi lasciarlo alla
mercé di persone (o bot) che potrebbero inzozzare i post con commenti
spam e inopportuni.
Ma se davvero vuoi stare tranquilla, ti consiglio di scegliere di non
consentire mai i commenti. In questo modo non dovrai preoccuparti di moderarli
in futuro.
Un metodo che ti suggerisco - qui su Blogger - è quello di settare l’opzione “Chi può inserire i
commenti?” nella sezione Commenti delle impostazioni.
Scegli “Solo membri di
questo blog”.
3. Prima di tornare, fai il punto della situazione.
Se hai deciso di prenderti una pausa, una delle cause potrebbe essere perché
sei a corto di idee, o perché non sei totalmente soddisfatta dell’argomento
che hai deciso di trattare.
Tranquilla, è normale.
In questo caso, analizzare la situazione generale, e lo stato della tua
comunicazione, può aiutarti non solo a riprendere in mano il tuo blog, ma a
ripartire poi alla grande!
Uno degli errori che vedo spesso nei contenuti online, come blog post ma anche
newsletter, è quello di
focalizzarsi troppo sul senso estetico piuttosto che su quello pratico ed
esperienziale.
L'estetica è importante, sia chiaro, ma questa non deve
compromettere lo scopo finale del contenuto e - in particolar modo, non mi stancherò mai di dirlo -
l'esperienza dell'utente, che se non è gradevole smette di usufruirne.
E, sicuramente, noi non vogliamo che l'utente abbandoni i nostri contenuti.
Quindi ho sintetizzato le 3 cose che mi fanno smettere di leggere i
contenuti online.
A prescindere da quanto questi possano essere interessanti, la mia esperienza
viene prima di tutto, perché il mio tempo dedicato a leggere un contenuto è
prezioso tanto quanto quello di chi lo ha scritto.
1. Un carattere non leggibile o il colore del testo troppo chiaro.
Uno degli errori che spesso vedo, non solo nel blog ma anche e soprattutto
nelle newsletters, è la scelta del carattere in base alla
bellezza.
Ma quanto è davvero leggibile?
I dispositivi che tu usi - sia desktop che mobile - possono leggere i dati in
maniera differente da quelli che uso io.
Ad esempio, se usi Chrome - in alcuni casi - il carattere avrà uno spessore
diverso rispetto a Firefox.
Quando scegli un carattere devi assicurarti che sia effettivamente leggibile,
ecco perché ti consiglio di:
non scostarti molto dai caratteri predefiniti;
non utilizzare coratteri con spessore troppo leggero;
controllare la leggibilità sui browser più utilizzati.
Lo stesso vale per il colore.
Non scegliere un colore delicato solo perché è elegante.
Non pensare all’estetica del testo: pensa alla scopo che
deve avere per farti raggiungere il tuo obiettivo, che sicuramente è
quello di far leggere il tuo contenuto.
2. Un testo non formattato.
Un testo non formattato significa che è:
senza paragrafi e rispettivi titoli;
senza grassetti, corsivi, ecc…;
senza contenuti multimediali (immagini, video, podcast…);
senza emoji... questo è un bonus😉
Pensa di dover leggere un testo che dall’inizio alla fine è sempre uguale.
Se poi ci mettiamo il carattere illegibile (di cui sopra) è un dramma!
Un testo ben formattato può fare la differenza nella lettura di un contenuto,
e quindi nella permanenza dell’utente sul tuo blog.
Suddividere in paragrafi il corpo del testo aiuta a rendere la lettura più
fluida.
Se poi ci mettiamo i titoli è ancora meglio, perché ci introducono
all’argomento e in più vengono indicizzati, aiutandoci nel posizionamento nei
motori di ricerca. Quindi prendiamo 2 piccioni con una fava.
Un consiglio che mi sento di darti è quello di non lasciare al caso questa
suddivisione, decidendo di creare sezioni di dieci righe.
Ricorda che il paragrafo deve aiutare l'utente ad usufruire del contenuto,
quindi consideralo come una pagina di un libro illustrato che mostra una
scena. Piccola o grande che sia, questa scena si presenta completa,
esaurendosi nello spazio dedicato. Quando avrai esaurito le informazioni per
quel paragrafo passa la successivo.
Se lo stesso paragrafo necessita di essere suddiviso a sua volta, ricordati di
utilizzare i tag headings per creare una gerarchia:
h2 = titolo del paragrafo;
h3 = sottotitolo del paragrafo.
Usare il grassetto e il corsivo fondamentali per la formattazione.
Il grassetto può aiutarti a sottolineare l'importanza di alcune frasi o parole,
richiamando l’attenzione del lettore sui punti focali del contenuto.
Se al posto del <b> usi il tag <strong>(che sempre grassetto è) comunichi direttamente al motore di ricerca
che quella frase/parola ha una certa importanza, un certo peso. Il motore di
ricerca non solo potrebbe prenderla in considerazione nell'indicizzazione, ma
nei risultati di ricerca la mostrerà in grassetto.
Ti consiglio comunque di usare il tag <strong> con intelligenza e senza
esagerare; in altre parole studia dove ti conviene inserirlo.
Quando usare il corsivo?
Non nego di amare moltissimo questo tipo di formattazione.😅
Io lo uso quando scrivo:
una parola straniera (es.
Search Engine Optimization)
una parola italiana con un’espressione molto personale (es.
spammatrice)
una frase fra parentesi che cita un mio pensiero personale
(che te lo dico a fare)
Utilizzare il corsivo nel corpo del testo non influisce sulla SEO, ma può
essere un modo per dare un tono di voce al tuo contenuto.
A proposito, ti crea fastidio nella lettura il mio modo di utilizzare il
corsivo? Fammelo sapere nei commenti, che sono curiosa 🤗
Inserire i contenuti multimediali.
I contenuti multimediali li reputo molto importanti perché possono avere
diverse funzioni, oltre che a dare una migliore esperienza all'utente.
Le immagini aiutano ad allegerire il corpo del testo: in tanti casi
sono fondamentali per quei contenuti che neccessitano di mostrare
step-by-step i tutorials.
I video possono dare maggior valore ai tuoi contenuti quando - anche in
questo caso - devi mostrare come realizzare qualcosa o per approfondire un
argomento. È un plus per i tuoi utenti, ed io stessa dovrò rimediare creandone
e aggiungendone qualcuno sul mio blog.
I podcast, anch'essi contenuti multimediali, sono estramente utili
quando si vuole offrire all'utente l'ascolto dell'articolo del blog, o
l'approfondimento di un argomento. Avere un podcast richiede ricerca,
scrittura e una buona dialettica: crealo ed inseriscilo solo se pensi che
possa davvero portare benefici a te e ai tuoi utenti. 😊
Inserire le emoji per condividere emozioni.
Utilizzare le emoji è diventato fondamentale per me!
(lo avevi notato? eheheh 😏)
Ricordati che siamo blogger e, oltre alla nostra esperienza, dobbiamo
trasmettere anche emozioni! Le emoji ci aiutano in questo, e ormai sono
diventate parte integrale della nostra comunicazione online.
Chi non scrive senza usare emoji?
Ovviamente anche l’utilizzo delle emoji fa parte della propria personalità,
del proprio tono di voce.
Quindi non usarle se:
non ti senti a tuo agio;
hai una comunicazione strettamente professionale.
3. Un sito non mobile-friendly.
Quando decidi di pubblicare un contenuto nel web è giusto farlo seguendo i
propri gusti. Ma alla fine non sarai tu ad usufruire di quei contenuti:
saranno gli utenti.
Quindi prima di cliccare il bottone ‘Pubblica’ rileggi bene il tuo contenuto
dal punto di vista dell’utente, non del content creator. Certo, non è
sempre facile trovare difetti alle nostre creature, ma sviluppare un senso critico aiuta a migliorare la nostra
comunicazione.
Fatti un paio di domande:
il mio contenuto si legge bene da desktop?
e da mobile?
Ecco, se hai difficoltà a leggere il tuo contenuto da mobile allora hai un
problema serio.
Difficilmente troverai utenti che leggeranno sempre i tuoi contenuti da un pc
fisso (ecco che è 'sto benedetto desktop) e tu stessa/o sicuramente
starai leggendo questo post da mobile (che sarebbe il cellulare).
Se tu trovassi difficoltoso leggermi ti spazientiresti:
lasceresti il mio sito per andare a cercare altrove le informazioni.
Quindi poni molta attenzione a questo fattore perché non tutti gli utenti sono
disposti ad ingrandire e diminuire con i ditini ciò che vedono sul
display.
Ricorda che più i contenuti diventano veloci da usufruire, più l'utente sarà
esigente nella scelta di come spendere il suo tempo.
Hai bisogno di aiuto?Contattami
📬 per prenotare con me una call, nella quale parleremo di ciò di cui hai
veramente bisogno.
Tu cosa ne pensi? Hai mai dato la giusta importanza a questi fattori? Fammelo
sapere nei commenti
😊
Quante ne hanno sentite le mie orecchie negli ultimi anni - e quante ne
sentiranno ancora - sulla piattaforma Blogger. Sì, perché la tendenza di
alcuni professionisti è quella di spararle a caso senza conoscere lo strumento
e le sue potenzialità.
Quindi oggi, finalmente, voglio sfatare 4 di questi miti assurdi che girano in
rete (specialmente su Instagram, un social a caso).
Pronti? 😎
Partiamo da qualcosa di "leggero".
1. Il blog su Blogger non è professionale.
C'è chi è convinto che un blog su Blogger non sia professionale. E quindi tu
non sei professionale.
Ma cos'è che definisce un blog professionale? No, perché se io comincio a
darmi delle risposte a questa domanda il mito mi crolla subito.
Mmmh, vediamo...
Sarà la grafica? Il design?
Di temi belli ce ne sono anche per Blogger. Cioè. Ci sono io che posso
confermarlo.
Chi sono io? Sono web designer specializzata nella piattaforma Blogger...
oops, conflitto d'interesse alert 🚨
Sarà l'URL di terze parti che fa brutto?
E beh, certo, vedere un URL scritto tuoblog.blogspot.com non è bello,
né tanto meno professionale.
MA attenzione, attenzione.
Anche per noi che siamo su piattaforma Blogger esiste una cosa che si chiama
dominio personalizzato 😱.
Non te l'aspettavi, eh? Si può
acquistare un dominio personalizzato
- che ti consiglio di fare -, fare il reindirizzamento e risultare agli occhi
del mondo dei VIP una blogger professionista.
Ti sono venuti i brividi, eh?
Saranno i contenuti?
Lo so, troppo ridicolo, ma dovevo scriverlo perché qualcuno ancora non lo sa
che indipendentemente dalla piattaforma un contenuto può essere ben scritto e
di valore.
Ma allora vuoi vedere che è proprio la piattaforma?
Eccccerto! Ma perché non ci ho pensato prima 😇.
E sappiamo benissimo qual è la piattaforma competitor per cui Blogger viene
demonizzato.
Se lo sai scrivilo tu nei commenti, che io l'ho ripetuto tante volte che si
sono annoiate persino le mie orecchie. Come se al mondo esistessero solo due
piattaforme.
Magari in Italia sì.
2. I post su Blogger non sono indicizzati.
Uno dei miti che più mi fa sorridere. Prima di dirti perché dovresti sorridere
anche tu, ti ricordo cosa significa indicizzazione.
Un contenuto è indicizzato quando zio Google si accorge che esiste, e
quindi lo inserisce nel suo indice - appunto - della sua enorme biblioteca
digitale. Ogni volta che facciamo una ricerca, zio Google ci propone i
contenuti che pensa possano soddisfare la nostra richiesta mostrandoli sotto
forma di lista, dando ad ogni contenuto una posizione specifica - questo è il
posizionamento.
Il mito per eccellenza narra di contenuti pubblicati sulla piattaforma Blogger
che non possono essere indicizzati da zio Google, e, quindi, avere un blog qui
è una perdita di tempo.
Sìììì, hai capito bene! Io ho perso tempo in questi 15 anni di blogging. Non è
fantastico?
Solo che chi racconta questo mito non sa che, se per me Google è lo
zio, per Blogger è il padre. E un padre potrà mai denigrare la propria
creatura, ponendola al di sotto di altre piattaforme che non appartengono a
lui?
3. Se decidi di passare a WordPress perdi il posizionamento.
Ti dico subito che potrebbe essere vero se tu non hai acquistato un dominio
personalizzato. Quel "potrebbe" ti fa capire che non è così! Se hai un dominio
personalizzato e decidi di passare a WP, puoi dormire sonni tranquilli.
Su WP, infatti, si ha la possibilità di personalizzare il permalink,
adattandolo a quello che Blogger crea quando noi pubblichiamo i post, con
l'estensione ".html". Allego prova.
Cosa succede alle etichette di Blogger?
Le etichette non sono indicizzate di default per non creare contenuti
duplicati, quindi si può dire che non perdiamo nulla.
Cosa succede alle pagine?
Ecco, in questo caso WP si sarebbe potuto comportare meglio 🤨. La struttura
personalizzata che vedi in alto, infatti, riguarda solo i permalink dei
singoli post. Per le pagine consiglio di fare un redirect permanente
attraverso un codice da inserire manualmente. Se hai bisogno di conoscere i
dettagli scrivilo nei commenti.
Per concludere, se passi a WP NON perdi il posizionamento.
Certo per essere indicizzati e per posizionarti devi ottimizzare il blog per i
motori di ricerca...
E qui mi collego all'ultimo mito.
Il mito dei miti.
Quello che mi fa pensare di essere nella realtà di Matrix.
4. Su Blogger non si può fare SEO.
Aspetta che faccio un bel respiro prima...
Ripetiamo insieme: la SEO non è questione di plugin.
Ottimizzare un post per i motori di ricerca significa creare un processo che
comprende: analisi, strategia, scrittura, pertinenza, risorsa, cura
dell'utente, per citarne alcuni.
Essere blogger è un vero e proprio lavoro che ti consente di acquisire
skills
che non ti saresti mai aspettata di acquisire.
Ma sono una persona onesta, e ti dirò che alcuni plugin su WP possono
facilitarti la vita quando si parla di SEO. Ricorda però che
non è un semaforo che rende i tuoi contenuti di valore.
Non è la piattaforma che ti consente di fare SEO, perché
l'ottimizzazione si fa sul contenuto che pubblichiamo. Se fosse il
contrario, o peggio - per come vogliono fare intendere alcuni professionisti -
se si potesse fare SEO solo su WP, allora non esisterebbero altre piattaforme
come Squarespace, o Shopify.
Era da tanto che volevo dire la mia su questo argomento, e spero tu abbia
apprezzato anche quel tocco di ironia che mi ha permesso di divertirmi mentre
scrivevo questo post. 🤭
Ricorda, comunque, che prima di scegliere la piattaforma sulla quale iniziare
devi avere ben chiaro quali sono i tuoi obiettivi. Magari questi post possono
aiutarti:
Se mi segui da tanto tempo sai quanto mi piaccia ispirarmi alle creator
straniere, in particolare asiatiche (hanno una capacità nel marketing da
paura!) e inglesi.
È proprio guardando i loro video su Youtube, o i contenuti su Instagram, che
mi sono resa conto di come facciano promozione dei loro prodotti, senza
incorrere nelle fastidiose televendite.
Come fanno?
Puntano sulla community e, soprattutto, nel fare rete tra di loro!
Qui voglio condividere le 3 idee che ho visto mettere in pratica, e che puoi
sfruttare anche tu!
✨Tip 1: collaborare con un altro piccolo business creativo.
Lo so, sembra una idea scontata e sciocca. In realtà quello che ti sto
suggerendo non è una semplice collaborazione, ma un vero e proprio prodotto
esclusivo.
Interagendo con chi ti segue e parlando di te nelle stories, la tua community
ha imparato a conoscerti, e viceversa.
Loro conoscono i tuoi gusti e tu ti sei fatta una idea di cosa piaccia, o
meno, appunto dalle interazioni ricevute.
Questo tipo di conoscenza è utile per identificare quel piccolo business
creativo che può aiutarti a creare un prodotto esclusivo per la tua community.
Ciò che ti consiglio non è di creare una box di Natale con all’interno i
vostri prodotti che potreste vendere separatamente.
Il prodotto esclusivo dev’essere ideato e realizzato insieme come unico
prodotto, perché è questo che farà la differenza.
✨Tip 2: QR Code per il download dei freebies dedicati ai tuoi clienti.
Vendere una creazione online significa avere molta cura del cliente:
packaging esteticamente bello;
“thank you” card a tema;
attenzione all’ambiente.
Tutte cose molto importanti, ma che si esauriscono con la vendita e la
spedizione di un singolo prodotto.
Hai mai pensato, invece, a quanto sia importante il dopo?
Coccolare il cliente, e la community, con prodotti gratuiti dedicati è un buon
modo per garantirsi una certa fidelizzazione.
Prova ad inserire, all’interno del pacchetto da spedire, un QR Code che
consenta ai clienti di accedere a freebie dedicati completamente gratuiti.
Il tipo di freebie puoi sceglierlo in base a ciò che vendi, ad esempio:
un pattern per realizzare qualcosa all’uncinetto;
stickers digitali da stampare;
un contenuto speciale come un mini workshop.
Insomma, sta a te capire come coccolare il tuo cliente e far sì che ritorni
ancora e ancora.
✨Tip 3: inserire i tuoi samples negli ordini di altre
creative, e viceversa.
Questa tip è quella che più di tutte mi piace, perché significa che fra le
creator si è stabilita una connessione tale da creare una rete di sostegno
reciproco.
Cosa sono i samples?
Sono i classici campioncini e servono a mostrare la qualità del tuo prodotto,
anche se in scala ridotta.
Prova a metterti d’accordo con altre creator per creare dei samples da
inserire ognuna negli ordini dell’altra.
Il sample dev’essere piccolo, in quanto ha lo scopo di mostrare la qualità del
tuo prodotto e di non gravare sulla spesa di spedizione (il peso ha il suo
costo).
Ad esempio, se realizzi cappelli in lana puoi inserire un quadrato fatto con
la lana che utilizzi di solito, e magari di 2-3 colori.
Cosa non devi dimenticare?
Non devi dimenticare di inserire il tuo biglietto da visita con tutti i tuoi
account social.
Anche in questo caso ti consiglio di inserire un QR Code che possa portare il
cliente direttamente alla pagina del tuo shop.
Spero che questi consigli ti
siano in qualche modo di ispirazione per promuovere il tuo piccolo business. Fammelo sapere con un commento qui sotto 🥰
Questo post è un estratto della mia vecchia newsletter. Puoi iscriverti alla mia nuova newsletter Cappuccino Time utilizzando il form qui sotto.
Come ogni anno, aspetto Settembre per vari motivi: il compleanno di mia
figlia; il mio anniversario di matrimonio; la fine dell’estate; e perché
subito dopo arriva Ottobre.
Ottobre vuol dire Autunno, perché si comincia davvero a respirare una leggera
aria frizzantina, propria di questo periodo.
Quando arriva questo periodo io mi sento super produttiva.
Tutta la stanchezza accumulata in Estate - dovuta principalmente al forte
caldo combinato alla mia pressione bassa - sparisce e lascia spazio,
finalmente, alla realizzazione delle idee per la mia community 🥰.
Quest’anno mi è stato già chiesto se riproporrò il Blogmas, e la risposta è
SI! (fra l’altro ero stra-convinta di averlo fatto nel 2022, ed invece risale
al 2021 😱)
Ma non corriamo troppo, perché ora è il momento di godersi appieno questo
periodo entrando totalmente nello spirito autunnale con il Blogtober 🍂 🍁.
Che cos’è il Blogtober?
Come avrai intuito Blogtober è il risultato della fusione di due parole: blog
e October (Ottobre in inglese 🤓).
È l’occasione per ispirarci e per stimolarci a scrivere blog post a tema
autunnale.
Inoltre è un'ulteriore occasione per fare e sentirci community andando a
sbirciare cosa scrivono le altre blogger, quali ricette gustose preparano o
quali decorazioni autunnali utilizzano per abbellire i loro spazi creativi o la loro casa.
Idee per i tuoi post in questo Blogtober.
Negli anni di blogging ho imparato che avere la volontà di sedersi per
scrivere un post non basta.
Quasi sempre ho bisogno di un input che mi faccia scattare l’idea del tema da
trattare.
Quindi, come ogni Blogtober (e altro evento del genere) che si rispetti, ecco
le mie proposte per te, per aiutarti ad entrare nello spirito giusto.
Contenta?
Spero di sì. 😊
Come si partecipa al Blogtober?
Sarai felice di sapere che non ci sono regole per partecipare al Blogtober. Forse solo una! Lascia un commento sotto questo post dicendo se partecipi, o se ti piace
l’idea. E se vorrai citarmi alla fine del tuo post - linkando questo articolo - mi
farai doppiamente felice. 🥰
Passiamo alla parte pratica!
I temi proposti NON devono essere i titoli dei tuoi post!
Ogni tema proposto deve ispirarti a creare un post sul tema stesso o che lo
includa in qualche modo.
Come al solito sei libera di scegliere tu in base agli argomenti che tratti,
al tuo stile di scrittura e alla tua nicchia.
Perché ciò che conta per me è diffondere lo spirito di community nella
blogsfera, e anche su altri canali come instagram, perché no.
L’elenco che trovi qui sotto è composto da 31 voci: come i giorni di Ottobre.
MA… anche in questo caso non sentirti in obbligo a pubblicare un articolo al
giorno, e nel giorno indicato dal numero accanto al tema.
Puoi scrivere un post il primo di Ottobre, ma con il tema indicato il 31; così
come puoi scrivere un solo post, o cinque.
Decidi tu! Lasciati ispirare e inizia a scrivere. 🖋️
Blogtober 2023: i prompt.
Amo l’Autunno perché…
La mia tradizione quando arriva l’autunno
Il film da vedere sotto la copertina
Il libro da leggere sotto la copertina
La ricetta autunnale che amo di più
Come cambia la mia routine in Autunno
Le ragioni per cui amo l’Autunno
# cose che amo fare in Autunno
Le decorazioni d’Autunno che amo di più
Il dolce autunnale che preferisco
I cibi che amo in Autunno
Aspetto l’Autunno perché…
I dolcetti per Halloween
Idee per i costumi di Halloween
I posti che mi piace visitare in Autunno
Consigli per chi campeggia in Autunno
Il film con il mood più autunnale
La serie tv con il mood più autunnale
Comfort food autunnale
# attività da fare con i bambini
Cosa amo indossare in Autunno
Make-up autunnale
DIY autunnale per decorare… (scegli tu!)
Il mio Bullet Journal (o agenda) con i colori autunnali
L’outfit autunnale che adoro
DIY con le foglie autunnali
Idee make-up di Halloween
I posti più belli da visitare ad Ottobre
Curare le piante in casa in Autunno
Curare il giardino in Autunno
Cose da fare prima che arrivi Natale
Dove vedi scritto il cancelletto # significa che puoi indicare con un numero la quantità di cose descritte dal tema.
Spero ti piaccia l’idea del Blogtober. Fammelo sapere nei commenti, e scrivi soprattutto se parteciperai. 😍
I commenti nei blog sono fondamentali per noi blogger. Dai commenti capiamo
quanto l'utente è coinvolto da ciò che scriviamo, e quanto i nostri
contenuti possono essere utili per risolvere i loro problemi.
Questo feedback spontaneo, che l'utente decide di lasciare nel nostro
post, può avere grande valore per noi, così come può rivelarsi una lama a
doppio taglio. I commenti, infatti, possono passare dall'essere fonte
d'ispirazione per i nostri prossimi contenuti, all'essere una serie di spam.
In questo post ti darò qualche consiglio per gestire al meglio la sezione dei
commenti, soprattutto quando i commenti sono spam e inopportuni.
Perché sono importanti i commenti nel blog?
Come detto sopra, i commenti sono feedback spontanei che possono dirci molto
sul risultato dei nostri post:
presenza di commenti: post coinvolgente;
assenza di commenti: post non coinvolgente.
Ma è davvero sempre così?
L'assenza di commenti per mancato coinvolgimento è uno smacco al nostro
orgoglio di blogger.
Non riuscire a coinvolgere l'utente - neanche con contenuti utili magari
richiesti proprio da lui - mi porta spesso e volentieri a pensare perché
continuo a pubblicare sul blog.
Scrivere un articolo, nel mio caso, non è come scrivere un post su un social:
richiede analisi, ricerca ed esperienza per dare le giuste informazioni.
Soprattutto richiede tempo per approfondire l'argomento.
Non vedere commenti sotto l'articolo potrebbe dare l'idea al visitatore che il
contenuto non sia davvero utile
Nascondere la sezione commenti.
Forse è per questo che una delle tendenze degli ultimi anni è quella di non
mostrare i commenti sotto ai blog post, soprattutto di quelli che appartengono
a professionisti o ad aziende.
Qualcuno potrebbe pensare che nascondere la sezione commenti è sempre meglio
che vederla vuota, no?
La mia risposta sincera?
No, non è così!
Quando scriviamo lo facciamo perché vogliamo che gli utenti leggano i nostri
contenuti, ed è sempre una scommessa il risultato.
Commenteranno?
Non commenteranno?
Nonostante negli ultimi anni i miei post siano poco commentati, non mi sono
mai posta la questione del "non mostrare la sezione commenti così non faccio
brutta figura".
I social hanno abituato le persone ad usufruire dei contenuti anche senza
interagire.
Ciò mi porta a pensare che in fondo non è sempre colpa della qualità del
contenuto, ma - come già detto - tutto dipende dal grado di coinvolgimento
dell'utente.
Consentire agli utenti di commentare, però, vuol dire prendersi
cura dell'utente.
Mostrare i commenti nel blog.
La cosa più bella dei blog è che con il tempo i post pubblicati acquisiscono
valore, e se uno di questi non viene commentato nel giro di pochi giorni, non
significa che non ne riceverà dopo molto tempo.
Ho pubblicato questo post a Giugno 2019, ma l'ultimo commento risale a
Febbraio 2023.
Mostrare la sezione commenti dà l'opportunità agli utenti di chiedere,
approfondire, ringraziare.
Di dire la loro, in poche parole.
Dobbiamo ritenere questa sezione un servizio ai nostri lettori.
Ma se arrivano spam e contenuti inappropriati?
Allora c'è solo una cosa da fare.
Moderare i commenti del blog.
Vediamo di capire, però, come riconoscere i commenti spam e quelli
inappropriati.
I commenti spam sono quelli che solitamente contengono link non richiesti.
Cosa significa?
Significa che chi lascia il commento lo fa con l'intenzione di inserire un
link per portare visite al proprio blog.
Un tipico commento spam di questo genere potrebbe essere:
"Molto bello il tuo blog! Se ti va passa a dare un'occhiata al mio."
E... Boom!
Infila il link.
Ci sono, ancora, altri
commenti che sembrano innocui, ma che nascondono link affiliati.
Sulla piattaforma Blogger si possono lasciare commenti in 3 modi diversi:
con account Google;
in anonimato;
scrivendo il nome e inserendo un link.
Capita di ricevere commenti da chi ha scelto la terza modalità: inserendo
quindi nome e url.
Fin qui tutto ok. Ma è sempre bene controllare dove puntano quei link,
perché può succedere che questi commenti sembrino "normali", quando in
realtà sono mirati a portare traffico verso pagine di vendita.
Questi sono link affiliati!
Per evitare questo tipo di commenti, puoi fare qualcosa di molto semplice
che ti eviterà di essere "crudele" ed eliminare il commento.
Inizia dettando tu le regole!
"Posso farlo?" - ti starai chiedendo.
"Certo che puoi!" - ti rispondo.
Ed ecco come.
Vai nelle Impostazioni e scorri alla sezione Commenti, lì troverai un campo
che potrai riempire con le regole di moderazione dei commenti.
Se qualcuno "trasgredisce" una delle tue regole potrai eliminare il commento
senza sentirti tanto in colpa.
E i commenti inaproppriati? Come faccio a riconoscerli?
Questi sono semplicissimi da stanare: solitamente sono scritti in lingua
straniera e contengono uno o più link.
Quando li vedi, mi raccomando, cancella senza alcuna pietà!
Conclusioni molto importanti.
La sezione commenti è molto importante per i blog:
può aiutarci o danneggiarci.
Se riceviamo molto spam,
Google potrebbe decidere di non indicizzare la nostra pagina.
Ecco perché è molto importante curare il blog, anche se non pubblichiamo da
molto tempo.
Anzi specialmente se non pubblichiamo da molto tempo.
Gli spammatori seriali prendono di mira i post ben posizionati nei
risultati di ricerca e i blog "abbandonati".
Se decidete di prendere una pausa dal vostro blog, ricordate di impostare
la moderazione dei commenti, così che questi non vengano pubblicati in
automatico.
E poi l'ultima chicca...
I commenti possono generare nuove keywords.
I commenti infatti, in alcuni casi, sono indicizzati!
Ciò significa che Google tiene in considerazione i commenti come dato di
coinvolgimento (il famoso engagement).
Se un post genera molti commenti spam, Google non lo considererà di valore e
quindi addio prima pagina.
Se un post genera commenti costruttivi - dove vengono risolti
problemi riscontrati dagli utenti - Google penserà che quel post sia
di valore e coinvolgente, quindi lo spingerà perché possa essere utile ad
altri suoi utenti che ricercano soluzioni simili.
Eh sì: suoi utenti. Mica nostri.
Perché dobbiamo considerare sempre che a
Google interessa soddisfare le richieste dei suoi utenti.
Se noi lo aiutiamo a soddisfare quella richiesta e a rendere
felici gli utenti, Google ci premierà facendoci scalare la classifica
dei risultati di ricerca.
Come se ne accorge?
Ci sono diversi fattori fra cui: tempo di permanenza, commenti,
condivisioni.
Ma questa è un'altra storia.
Il mio consiglio è...
Abbi cura dei commenti, così come fai per i contenuti 🤗
Se hai preso una pausa dal tuo blog, va bene, ma attiva la
moderazione dei commenti, oppure disabilitali temporaneamente.
Questo eviterà che vengano pubblicati commenti spam, che sono il male per il
tuo blog!
(ho scelto questa foto inusuale perché rappresenta meglio la mia espressione al momento dell'apertura dell'email di Google)
Quando è stata data la notizia della chiusura dell'Archivio Album di Google,
nel quale sono presenti anche le immagini caricate sui nostri blog ospitati
sulla piattaforma Blogger, ho avuto un brivido di paura.
Google, come sempre però, ci ha avvisati per tempo della sua decisione di
sospendere il servizio: ben 1 mese prima.
Nel
mio canale Telegram, ho immediatamente avvisato la community di bloggers, suggerendo loro cosa
fare. Se vuoi far parte della nostra community unisciti a noi ✨
Come fare il backup dell'Archivio Album di Google.
Quando è arrivata la famelica email di Google non ti nascondo di essere
rimasta scioccata: come avrei fatto a ricaricare tutte le immagini sul blog?
Per fortuna zio Google non ci lascia mai soli quando decide di eliminare un
servizio. Avvisandoci per tempo, infatti ci ha fornito degli strumenti per
fare un backup delle immagini e dei video presenti nell'Archivio Album.
Per fare il backup devi accedere al tuo Archivio Album
https://get.google.com/albumarchive/. Qui troverete il link per Google Takeout, che è il servizio che ti
permetterà di scaricare il file zip contenente le immagini e i video.
Ti consiglio di fare il backup già da ora, e poi di farne un altro almeno 2-3
giorni prima della chiusura del servizio.
Le immagini caricate su Blogger verranno perse?
Con
questo articolo
Google ci tranquillizza dicendo che "Blogger images are still available". Quindi le immagini di Blogger saranno ancora disponibili.
Anzi, Google ha fatto qualcosa in più per noi che abbiamo un blog su
piattaforma Blogger: ha creato una sezione dei media caricati che puoi
trovare seguendo questo link
https://www.blogger.com/mediamanager.
In questa pagina troverai tanti album quanti blog hai creato.
Alcune immagini non saranno visibili, ma in realtà è solo l'anteprima che non
è visibile. Cliccando sull'anteprima si aprirà l'immagine in una nuova scheda
e solo allora si vedrà chiaramente.
Altre immagini - le più recenti - hanno già l'anteprima visibile. Ma perché?
Se guardi bene l'URL dell'immagine noterai subito la differenza.
Nel vecchio URL troviamo questo prefisso:
lh3.googleusercontent.com.
(potrebbe variare da account ad account)
Nel nuovo URL è stato modificato con: blogger.googleusercontent.com.
Queste modifiche sono state fatte, molto probabilmente, per migliorare la
qualità dell'archiviazione delle immagini caricate sui vari prodotti di Google
- ed infatti in Google Foto il prefisso diventa photos.
In conclusione
Ci sono migliaia di blog sulla piattaforma Blogger, ed ero certa che zio
Google non ci avrebbe abbandonati. Questo non significa che non dobbiamo fare
nulla per metterci al riparo da qualsiasi scherzo del destino.
Ecco, dunque, i miei consigli per le buone abitudini da blogger
pro.
pianifica il backup dei contenuti del tuo blog: fallo periodicamente,
decidi tu ogni quanto farlo;
fai il backup del tema del tuo blog, specialmente prima di fare
cambiamenti importanti nel codice, e anche dopo;
salva i file multimediali nel tuo pc in cartelle organizzate per
piattaforma/anno/mese/titolo contenuto: ti sarà molto più facile trovare i files in caso di "sparizione" nel web.
Hai trovato utile questo articolo? Hai ancora dubbi o domande sul tema? Fammelo sapere nei commenti!
Se mi segui su Instagram sai già che a
fine marzo ho lanciato la mia prima challenge dal titolo Pulizie di Primavera,
ovvero un percorso di analisi approfondita per te e per il tuo blog.
Visti i feedback positivi, e l'entusiasmo di alcune blogger che hanno ripreso
in mano il loro blog, ho deciso di condividere qui la mia challenge.
Perché fare le pulizie sul blog?
Nel tuo percorso di blogger e content creator, ci sono dei momenti in cui
arrivi ad un punto cieco: non sai più come continuare e che strada prendere.
E questo succede principalmente perché non sai a che punto sei ora!
Se hai già visitato il mio blog in passato hai di sicuro notato il grande
cambiamento che c'è stato:
una homepage più chiara;
che tipo di professionistra c'è dietro al blog;
i servizi che offro;
le risorse che possono aiutarti amigliorare come blogger - attraverso i post
sul blog e la newsletter.
Questo è il frutto di una profonda analisi fatta su di me come blogger, e visti i risultati ho deciso di condividere gratuitamente con la mia community.
Quando hai le idee chiare riesci a lavorare meglio sui tuoi obiettivi.
Non si può procedere verso una meta senza conoscere il punto in cui ti
trovi. Ecco perché il mio percorso è diverso: perché ti propongo di
capire te stessa/o prima di qualsiasi altra cosa.
Il blog è la nostra casa.
Lo dico da sempre! E proprio perché è la nostra casa, almeno due volte l'anno
dobbiamo pensare a prenderci cura di lei in modo approfondito.
Ma cosa farai in queste Pulizie di Primavera? Procederai per step, seguendo questa scaletta:
Organizza l'armadio: a che punto sei oggi come blogger? Sei cresciuta
e hai nuove skills? La struttura dei contenuti - categoria, etichette -
rispecchia il messaggio che vuoi comunicare nel tuo blog?
Fai decluttering sostenibile: cosa eliminare, cosa tenere, cosa
donare come servizio o freebie, cosa riciclare sotto nuova veste.
Passa lo spolverino: controlli mai i tuoi contenuti, se ci sono
immagini che non si vedono o link interrotti?
Rinfresca gli ambienti: rivedi i contenuti che devono essere
aggiornati con le informazioni che hai oggi.
Rendila accogliente: ripuliamo casa in profondità quando aspettiamo
visite; se il tuo blog è difficile da navigare o da leggere i tuoi
visitatori se ne andranno scontenti.
All'interno del percorso troverai, inoltre, link a risorse utili e video.
Come fare le Pulizie di Primavera?
Scriverne un post sarebbe stato troppo lungo e complesso per te da seguire. Ho
deciso, quindi, di reindirizzarti alle pagine create su Notion, così che tu
possa duplicarle, salvandole sul tuo Notion.
In questo modo farai il percorso con i tuoi tempi, il tuo ritmo, e lo avrai
sempre a disposizione.
Ti ringrazio già da ora se vorrai lasciarmi un commento con il tuo feedback 😊
Grazie ai tuoi spunti ho finalmente messo in ordine con criterio il
blog! La primavera è proprio il momento giusto! Ora sono soddisfatta del risultato e subito sono arrivati nuovi iscritti alla newsletter 🤩
La tana dell'eco idea