E così ci siamo, tutto era già pronto, ma ho esitato un bel po' prima di mandare online il nuovo blog, che rappresentava per me l'inizio di una nuova avventura, forse più impegnativa, ma sicuramente più eccitante.
Tutto è cominciato (per chi si fosse connesso solo ora a questo blog) dalla sospensione, e poi cancellazione, del mio shop su un notissimo marketplace - di cui non farò il nome, perchè esplicitamente vietato da loro. Ma chi mi segue sa benissimo di chi sto parlando.
Qui la disperazione più totale, perchè in tempi di crisi, in cui il lavoro non si vede nemmeno con il cannocchiale più potente del mondo, mi ero inventata questo hobby che poi è divenuto un "vero lavoro". Quello che per mesi era stata l'unica fonte di sostentamento per la mia famiglia, perchè mio marito ha perso il lavoro un anno e mezzo fa, è venuto a mancare così, di punto in bianco.
Mi ci ero buttata a capofitto, sacrificando la famiglia, la casa...
Ma lo so che la domanda che vi frulla insistentemente in testa è:
MA PERCHE'???
La mia colpa, il crimine di cui sono stata accusata, è quello di aver pubblicizzato i miei lavori digitali su un notissimissimo social network - anche qui non voglio far nome, svelando così al mondo intero l'esistenza delle mie icone, ovvero i pulsanti dei social, per intenderci. Così da questo social network è partita la segnalazione, la notifica di levare le icone dal mio shop perchè contengono la 'F' che a quanto pare appartiene a loro per 'diritto di nascita'. Dal marketplace mi fanno notare la cosa mi levano le icone e mi dicono di non riattivarle.
Ed io ok... non faccio nulla.
Poi arriva un'altra email, con scritta la stessa cosa.
Allora lì mi si accende la lampadina.
Scrivo direttamente a quelli del social network e chiedo spiegazioni. Loro dicono che io ho violato il diritto di proprietà intellettuale.
Allora che faccio? Elimino tutto dalla mia fanpage (che intanto avevo chiuso), elimino le icone anche dai template. E poi riattivo la pagina.
Non l'avessi mai fatto.
Appena la riattivo mi arriva la terza email dicendomi che il mio shop era stato chiuso.
Ora, in questo preciso momento in cui scrivo il post, ricevo un'altra email in cui i signori del marketplace mi dicono che hanno ricevuto continue notifiche di infrazione sul mio shop, e che io non sono qualificata a vendere lì. E questa volta neanche una firma e un saluto hanno accompagnato l'email.
Quando gli ho pagato tasse ero qualificata, ora non lo sono più.
Tutto è cominciato (per chi si fosse connesso solo ora a questo blog) dalla sospensione, e poi cancellazione, del mio shop su un notissimo marketplace - di cui non farò il nome, perchè esplicitamente vietato da loro. Ma chi mi segue sa benissimo di chi sto parlando.
Qui la disperazione più totale, perchè in tempi di crisi, in cui il lavoro non si vede nemmeno con il cannocchiale più potente del mondo, mi ero inventata questo hobby che poi è divenuto un "vero lavoro". Quello che per mesi era stata l'unica fonte di sostentamento per la mia famiglia, perchè mio marito ha perso il lavoro un anno e mezzo fa, è venuto a mancare così, di punto in bianco.
Mi ci ero buttata a capofitto, sacrificando la famiglia, la casa...
Ma lo so che la domanda che vi frulla insistentemente in testa è:
MA PERCHE'???
La mia colpa, il crimine di cui sono stata accusata, è quello di aver pubblicizzato i miei lavori digitali su un notissimissimo social network - anche qui non voglio far nome, svelando così al mondo intero l'esistenza delle mie icone, ovvero i pulsanti dei social, per intenderci. Così da questo social network è partita la segnalazione, la notifica di levare le icone dal mio shop perchè contengono la 'F' che a quanto pare appartiene a loro per 'diritto di nascita'. Dal marketplace mi fanno notare la cosa mi levano le icone e mi dicono di non riattivarle.
Ed io ok... non faccio nulla.
Poi arriva un'altra email, con scritta la stessa cosa.
Allora lì mi si accende la lampadina.
Scrivo direttamente a quelli del social network e chiedo spiegazioni. Loro dicono che io ho violato il diritto di proprietà intellettuale.
Allora che faccio? Elimino tutto dalla mia fanpage (che intanto avevo chiuso), elimino le icone anche dai template. E poi riattivo la pagina.
Non l'avessi mai fatto.
Appena la riattivo mi arriva la terza email dicendomi che il mio shop era stato chiuso.
Ora, in questo preciso momento in cui scrivo il post, ricevo un'altra email in cui i signori del marketplace mi dicono che hanno ricevuto continue notifiche di infrazione sul mio shop, e che io non sono qualificata a vendere lì. E questa volta neanche una firma e un saluto hanno accompagnato l'email.
Quando gli ho pagato tasse ero qualificata, ora non lo sono più.